Indirizzi falsi, errati o combinazioni di nomi stravaganti. E spetta ai comuni risolvere il problema
LUGANO - Una fattura con il suo nome associato a quello del suo vicino di casa; una con il nome del nuovo inquilino della vecchia abitazione. O ancora fatture doppie, una a nome della moglie e una del marito...
Si moltiplicano a dismisura le testimonianze di errori dopo il primo massiccio invio di fatture della società Serafe, che sostituisce Billag per la riscossione della tassa sulla radio-TV. Tutte le famiglie svizzere riceveranno in questi giorni la prima fattura per l'anno 2019.
Per l'invio, Serafe si affida ai dati forniti dai registri di ciascun comune in Svizzera. La tassazione si rivolge a tutte le famiglie, indipendentemente dal fatto che consumino o meno il servizio.
Il servizio clienti rimbalza al Comune di residenza - «Quando finalmente raggiungiamo il servizio clienti di Serafe, ci rimandano al controllo abitanti della nostra città, che non avrebbe fornito dati precisi. Chiamato in Comune mi sono sentito rispondere che erano subissati di chiamate», spiega un losannese a testimonianza dell'entità del problema.
Centinaia di errori - Serafe spiega che non è possibile apportare modifiche alle fatture senza che i comuni interessati abbiano prima inviato i dati corretti. Le persone che hanno ricevuto fatture non corrette devono quindi rivolgersi al proprio comune, che trasmetterà a Serafe le modifiche da apportare. L'azienda può quindi inviare una nuova fattura e cancellare quella precedente.
Secondo il portavoce Erich Heynen, citato dal "Tages-Anzeiger", «c'è confusione nei dati forniti dai comuni». Cita come esempio la ripartizione degli abitanti di uno stesso edificio in diversi appartamenti, che non è riportata esattamente nei registri. Heynene conferma qualche centinaio di chiamate per fatture errate su un totale di 3,6 milioni inviate questo mese di gennaio.
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