Lo storico fabbricante di sci elvetico è sospettato di aver sottoscritto accordi illeciti con i suoi distributori
BERNA - La Commissione della concorrenza (Comco) ha aperto un'inchiesta nei confronti del fabbricante di sci Stöckli: la società con sede a Wolhusen, nel canton Lucerna, è sospettata di aver sottoscritto accordi illeciti con i suoi distributori.
Al centro delle indagini vi sono la presunta fissazione dei prezzi di rivendita, gli indizi dell'esistenza di un divieto di vendita online e una possibile proibizione delle forniture incrociate tra distributori, spiega la Comco in un comunicato odierno.
Stöckli, contattata dall'agenzia finanziaria AWP, ha indicato di aver già risposto in più occasioni alle domande, trasmettendo anche tutti i documenti richiesti dalla Comco rispettando i limiti di tempo. L'azienda ha precisato di essere a disposizione della Commissione per ulteriori richieste.
Stöckli Swiss Sports - questa la ragione sociale dell'odierna società anonima - ha alle spalle una storia che risale sino al 1935. L'impresa è rimasta oggi l'unico fabbricante di sci in Svizzera.