L’esercito potrebbe aprire un procedimento nei suoi confronti. Mentre lui chiede scusa: «Sono affranto per la condivisione di un post inappropriato che non riflette i miei valori»
GINEVRA - Un orango con in mano la Coppa del Mondo. La foto è stata pubblicata sul proprio profilo Facebook da F. V., tenente-colonnello dell’esercito e avvocato, pochi istanti dopo la conclusione della finale dei mondiali vinta dalla Francia. E il suo post ha immediatamente creato un putiferio. Numerose persone sono rimaste scioccate e hanno criticato F. V., tacciandolo come razzista per aver paragonato i transalpini di origine africana a delle scimmie.
Esercito inorridito - Il portavoce dell’esercito - contattato dal Blick che oggi ha rivelato per primo il caso - si dice costernato e inorridito per questo post. Al punto che ha ordinato a F. V. di rimuovere la sua funzione e il suo grado in grigio-verde su Facebook. L’esercito, inoltre, sta valutando la possibilità di avviare un procedimento o altre misure contro il tenente-colonnello.
«È razzismo» - Anche la commissione federale contro il razzismo è rimasta scioccata dal post dell’avvocato ginevrino. Per l’istituto non ci sono dubbi: i giocatori di colore francesi vengono paragonati alle scimmie. «Questa non è una caricatura. Non è satira. È semplicemente razzismo», afferma la presidente Martine Brunschwig Graf. Secondo lei la pubblicazione dell’immagine è semplicemente inaccettabile. E il fatto che venga da un ufficiale dell’esercito è un’aggravante non da poco. «Dovrebbe essere un esempio. Un modello».
Le scuse - Finito nell’occhio del ciclone, F. V. decide di scusarsi con un nuovo post sul suo profilo Facebook. «A seguito delle polemiche scoppiate, ribadisco di essere affranto per la sofferenza creata a seguito della condivisione di un post totalmente inappropriato e che non riflette le mie convinzioni e i miei valori», ha scritto l’ufficiale. «Mi scuso ancora con tutti quelli che si sono sentiti feriti».
Isteria mondiale - F. V. - esasperato dalla polemica - aveva precedentemente spiegato il significato che lui aveva dato a quella foto che definiva “umoristica”. «Volevo sottolineare la fine di un’isteria collettiva abbastanza primitiva, indipendentemente dal Paese che ha alzato la Coppa del Mondo (che non mi interessa). Nessun razzismo».