Decisa presa di posizione dell’organizzazione, che snocciola i dati: «Per gli stranieri il prezzo non è l’unico criterio di scelta»
BERNA - «Le montagne in Germania sono belle come quelle svizzere, ma molto meno care», si legge nelle conclusioni di uno studio realizzato dal club automobilistico tedesco ADAC, che ha pubblicato ieri i dati del costo medio per notte (55,55 franchi per la Svizzera, il più caro d’Europa).
Oggi il TCS ha deciso di controbattere: «Per gli ospiti stranieri il prezzo non è l’unico criterio di scelta», scrive l'associazione, sottolineando come i turisti scelgano il nostro Paese anche per le diversità culturali, le bellezze della natura e il paesaggio, la pulizia, l’affidabilità e la sicurezza.
Proprio il TCS-Camping nella scorsa stagione ha incrementato significativamente i pernottamenti, come pure il numero degli ospiti provenienti dall’estero, in particolare proprio dalla Germania. L’aumento del 6,3% della cifra d’affari ha raggiunto i 21,7 milioni di franchi ed un incremento dell’8% dei pernottamenti a circa 530’000.
Anche il barometro dei viaggi del TCS, sulla base di uno studio rappresentativo, pubblicato nello scorso mese di marzo, ha dimostrato «l’attrattività della Svizzera come meta turistica».
Stando al TCS, negli ultimi anni «s’è investito molto nelle infrastrutture e nel comfort delle attrezzature dei campeggi, ciò è stato particolarmente apprezzato dagli ospiti, soprattutto quegli stranieri». Inoltre, nel 2017 «ha giocato un ruolo positivo anche il rafforzamento dell’euro rispetto al franco svizzero».