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BERNACollezione Gurlitt in mostra al Kunstmuseum

18.04.18 - 12:45
La mostra mette in evidenza i legami tra il commercio d'arte, la politica di persecuzione nazionalsocialista e il furto d'arte
Kunstmuseum Berna
Collezione Gurlitt in mostra al Kunstmuseum
La mostra mette in evidenza i legami tra il commercio d'arte, la politica di persecuzione nazionalsocialista e il furto d'arte

BERNA - Il Kunstmuseum di Berna apre domani e fino al 15 luglio l'esposizione della seconda parte delle opere della collezione Gurlitt. L'accento viene posto sul tema del furto d'arte da parte dei nazisti e delle sue conseguenze.

La mostra esamina le circostanze dell'acquisizione delle opere provenienti dal controverso lascito e mette in evidenza i legami tra il commercio d'arte, la politica di persecuzione nazionalsocialista e il furto d'arte.

Viene messo in luce soprattutto il ruolo dello storico dell'arte e commerciante tedesco Hildebrand Gurlitt (1895-1956) che aveva raccolto circa 1500 opere che anni dopo avrebbero rappresentato la Collezione Gurlitt.

Minacciato inizialmente dal regime, Hildebrand Gurlitt era diventato col tempo uno dei mercanti preferiti dall'apparato nazista, del quale ha permesso di riempire le casse vendendo all'estero opere d'arte definite «degenerate», ossia che riflettevano valori o estetiche contrarie alle concezioni naziste. I suoi rapporti commerciali con la Svizzera hanno mostrato in modo esemplare la dimensione internazionale del commercio dell'arte rubata, scrive il Kunstmuseum di Berna riguardo alla seconda parte dell'esposizione.

Dopo la morte di Hildebrand Gurlitt ha ereditato la preziosa collezione il figlio Cornelius. Questi, che custodiva le opere nelle sue case di Monaco di Baviera (D) e Salisburgo (A), di tanto in tanto ne vendeva una.

Il 28 febbraio 2012 alcune ispezioni avevano portato la Procura di Augusta (D) a scoprire che Cornelius Gurlitt era in possesso di questo patrimonio dal valore inestimabile ereditato dal padre e prontamente soprannominato "tesoro di Hitler". Le tele e i disegni, che erano firmati da artisti di fama mondiale, furono confiscate. Fino alla sua morte, avvenuta a 81 anni il 6 maggio del 2014, Cornelius Gurlitt ha rivendicato la legittima proprietà della collezione, lasciata per finire in eredità esclusiva al Kunstmuseum di Berna.

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