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Gli agenti avevano «insultato, picchiato e ammanettato» un uomo originario del Kenya perché «si era rifiutato di consegnar loro i documenti»
ZURIGO - Tre agenti della polizia cittadina di Zurigo sono stati assolti dall'accusa di aver messo in pericolo la vita di un uomo di colore che nel 2009 fu sottoposto ad un controllo di persona. La sentenza annunciata oggi non è ancora definitiva.
Il dibattimento, che si è tenuto una settimana fa davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo, era in realtà la prosecuzione di un processo sospeso nel novembre del 2016. Il caso è molto controverso ed è stato giudicato in prima istanza a quasi nove anni dai fatti a causa di una lunga serie di ricorsi.
I tre agenti sono stati assolti anche dall'accusa di abuso d'ufficio. Con la sentenza pubblicata oggi, il Tribunale ha seguito la richiesta della pubblica accusa, secondo la quale gli agenti non hanno agito a causa del colore della pelle dell'uomo che li ha denunciati, ma si sarebbero limitati a fare il loro lavoro.
Per il presidente della corte, si è trattato di un controllo effettuato sulla base di un avviso di ricerca. Il Tribunale è peraltro arrivato alla conclusione che le dichiarazioni fatte dai tre agenti - due uomini e una donna - sono più credibili di quelle fatte dall'uomo controllato.
L'accusatore privato, un uomo originario del Kenya che all'epoca aveva 36 anni, fu sottoposto a un controllo di persona il 19 ottobre 2009 dagli agenti che lo videro su un tram verso la una di notte.
L'uomo si riteneva vittima di discriminazione per motivi razziali e sosteneva di essere stato picchiato, ammanettato e insultato dai tre agenti «nonostante avessi detto loro che avevo da poco subito un intervento al cuore e che dovevo portare con me un defibrillatore». Uno dei tre agenti avrebbe inoltre esclamato: «Torna in Africa, africano di m....!».
I tre poliziotti hanno invece dichiarato in aula di avere agito per legittima difesa e di essere stati a loro volta aggrediti dall'uomo di colore, che si era rifiutato di consegnare loro un documento. Gli agenti hanno inoltre sostenuto che non erano a conoscenza dei problemi di salute dell'uomo sottoposto al controllo ed hanno precisato che avevano ricevuto dalla centrale un avviso relativo a «una persona di colore e in abiti eleganti» che era ricercata.
Come già una settimana fa, in occasione del dibattimento, anche la lettura della sentenza è stata accompagnata oggi da una manifestazione dell'Alleanza contro il profiling razziale (Allianz gegen Racial Profiling), i cui attivisti si sono riuniti davanti alla sede del tribunale ed hanno innalzato striscioni di protesta.
