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BERNAForum Sociale Mondiale, polemiche sullo sviluppo futuro

19.03.18 - 11:18
La riunione era all'insegna del motto "resistere è creare, resistere è trasformare"
Forum Sociale Mondiale, polemiche sullo sviluppo futuro
La riunione era all'insegna del motto "resistere è creare, resistere è trasformare"

BERNA - Il Forum Sociale Mondiale (FSM) svoltosi dal 13 al 17 marzo a Salvador de Bahia ha svolto appieno il suo ruolo di piattaforma di scambio di esperienze e inoltre è stato occasione di critiche sullo sviluppo della manifestazione.

Lo ha detto all'ats Sergio Ferrari, uno dei 25 membri della delegazione svizzera giunti nella città brasiliana per il forum sociale, a cui hanno partecipato oltre 60'000 persone.

Critiche sull'evoluzione dell'indirizzo della manifestazione sono state espressa da Chico Whitaker, uno dei fondatori del FSM, iniziato a Porto Alegre (Brasile) con l'edizione del 2001 come contraltare al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

In un colloquio con la delegazione svizzera prima dell'inizio della fase congressuale, Whitaker, 87 anni, ha manifestato perplessità soprattutto per l'intenzione degli organizzatori del FSM di orientare più politicamente la manifestazione e di concluderla con una dichiarazione finale.

Whitaker è un deciso fautore del ritorno alla formula iniziale quando il forum era organizzato in contemporanea al WEF di Davos e attirava molto più l'attenzione.

Sia il luogo che la data del FSM hanno suscitato intense discussioni precisa Ferrari della ong E-CHANGER, con sede a Losanna che si impegna per un mondo più solidale e per la riduzione delle ineguaglianze.

L'edizione del 2016 a Montréal, ad esempio, ha suscitato alcune critiche per gli alti costi, che hanno fatto arrivare nella città canadese molto meno partecipanti. È stato comunque molto creativo e ha portato un cambio generazionale. Montréal è stato il forum degli studenti universitari, Salvador quello delle donne di colore. "L'importante è questa molteplicità", riassume Ferrari.

La riunione realizzata all'interno dell'Università federale di Bahia (UFBA) era all'insegna di "resistere è creare, resistere è trasformare", con 19 assi tematici e una forte caratterizzazione sugli aspetti del razzismo e delle lotte per i diritti delle popolazioni afro-discendenti, dei popoli indigeni e delle donne, oltre ai temi della democrazia, dei diritti umani e delle diverse forme di resistenza e di lotta. Un ruolo centrale hanno avuto i diritti delle donne, con la questione del femminicidio e le rivendicazioni dei movimenti femminili.
 
 

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