Nella rete prevalgono i commenti dei sostenitori dell’iniziativa. I contrari puntano dunque sui propri commentatori
BERNA - La campagna attorno all’iniziativa No Billag ha raggiunto i commenti online, dai social network ai siti d’informazione. «Si tratta di un campo di battaglia importante per la formazione dell’opinione» afferma Mark Balsiger, responsabile del comitato contrario a No Billag. Diversi sostenitori del comitato si starebbero impegnando volontariamente per «spiegare con argomenti validi le conseguenze devastanti che un “sì” avrebbe sul settore elvetico dei media».
Non si tratta comunque di far cambiare idea a chi pubblica commenti online. Ma piuttosto di raggiungere i lettori passivi, dice Balsiger. «Ben oltre il 90% dei fruitori di media non pubblicherebbe mai un commento, però li leggono e anche in questo modo formano la loro opinione». Pure il movimento politico Operazione Libero si batte contro l’iniziativa No Billag ed è ben presente nei commenti online. «Smascheriamo le falsità con i fatti e stimoliamo il dibattito» spiega la responsabile della campagna Laura Zimmermann. Il movimento si affida a una quarantina di volontari che, spinti dalle proprie convinzioni, pubblicano con il proprio nome commenti sui social media e sui siti d’informazione.
Per gli iniziativisti non ci sarebbe invece la necessità di intervenire nell’ambito dei commenti. «Sulla rete i nostri argomenti hanno già fatto breccia, lo dimostrano i molti commenti a sostegno di No Billag» afferma il co-iniziativista Silvan Amberg, secondo cui la gente si sarebbe già fatta la sua opinione in merito. Ora si tratterebbe dunque soltanto di riuscire a portare alle urne i molti sostenitori.