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SVIZZERA«Quasi il 57% degli svizzeri è (ancora) favorevole a "No Billag"»

24.12.17 - 10:41
Un sondaggio pubblicato oggi sulla SonntagsZeitung dimostra come l'iniziativa - contrariamente a quanto avviene normalmente con il procedere di una campagna di votazione, non sta perdendo sostegno
Keystone
«Quasi il 57% degli svizzeri è (ancora) favorevole a "No Billag"»
Un sondaggio pubblicato oggi sulla SonntagsZeitung dimostra come l'iniziativa - contrariamente a quanto avviene normalmente con il procedere di una campagna di votazione, non sta perdendo sostegno

BERNA - Quasi il 57% della popolazione rimane favorevole a "No Billag": l'iniziativa, contrariamente a quanto avviene normalmente con il procedere di una campagna di votazione, non sta sostanzialmente perdendo sostegno. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dalla SonntagsZeitung.

Se dovesse esprimersi oggi il 44,4% degli interpellati voterebbe un sì convinto, il 12,2% tendenzialmente sì, mentre per il no sarebbero rispettivamente il 9,9% (tendenzialmente) e il 28,1% (sicuramente). Sommando queste quote si ottiene un 56,6% di favorevoli e un 38,0% di contrari. Gli indecisi sono il 5,4%.

Al sondaggio online, condotto dal 7 al 18 dicembre dall'istituto Marketagent.com, hanno preso parte 1264 persone fra i 18 e i 75 anni nella Svizzera tedesca e romanda. Non viene tenuto conto del Ticino, cosa che secondo gli estensori del rilevamento demoscopico non inficia la bontà dei risultati visto la quota relativamente limitata dei votanti a sud delle Alpi.

Secondo la SonntagsZeitung a preoccupare i difensori del canone radiotelevisivo sono essenzialmente due aspetti. Il primo è che il sostegno all'iniziativa non sta scemando, come invece avviene spesso una volta che si affrontano gli argomenti concreti: in un sondaggio analogo di novembre il sì era al 57,3%, il no al 34,4%, gli indecisi all'8,3%. I favorevoli non sono quindi scesi nemmeno di un punto percentuale.

Il secondo aspetto riguarda il fatto che i sostenitori della proposta di modifica costituzionale sono sempre più convinti: i sicuri di votare sì sono infatti saliti di 2,7 punti percentuali (dal 41,7 al 44,4%).

L'argomento portato avanti dalla SRG SSR e dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard secondo il quale un sì a No Billag significherebbe la fine dell'ente radiotelevisivo convince solo il 42% del campione. Va notato anche che il 60% degli interpellati è contento dei programmi SSR.

I risultati del sondaggio allarmano i presidenti dei due partiti, PS e PPD, che più di altri si sono schierati contro l'abolizione del canone radiotelevisivo. «La SSR e i suoi alleati devono comunicare in modo più razionale, perché i fatti parlano chiaramente per un no», afferma il presidente socialista Christian Levrat in dichiarazioni riportate dalla SonntagsZeitung. Il consigliere agli stati friburghese teme qualcosa di simile al grounding di Swissair: «Nessuno pensava a un tracollo di Swissair, fino a quando questo non è avvenuto».

A suo avviso servono «più argomenti e meno emozioni». Non si convince la gente con un dibattito sul quarto potere, «dobbiamo mostrare chiaramente cosa significhi il sì», afferma Levrat. Se l'oggetto venisse approvato si andrebbe infatti verso la televisione a pagamento e solo per lo sport ciascun utente dovrebbe pagare più di 700 franchi all'anno, sostiene il politico PS.

Da parte sua il presidente PPD Gerhard Pfister critica la SSR. «I vertici non sono sufficientemente disposti a rivedere l'offerta della SSR e a riconsiderare il servizio pubblico sotto l'aspetto della rilevanza», afferma al domenicale. «Solo se la SSR accetterà le critiche, invece di reagire con manifestazione di panico, gli svizzeri - anche quelli che non sono sempre contenti con la SSR - respingeranno l'iniziativa», si dice convinto.

Pfister auspica anche maggior ritegno da parte dei dipendenti SSR: «I collaboratori comunicano in modo troppo offensivo». L'argomentazione della chiusura dell'ente non viene presa sul serio dai votanti. Secondo il consigliere nazionale zughese il contributo migliore che potrebbero dare i lavoratori SSR sarebbe di svolgere bene il loro compito e di rimanere discreti.
 

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COMMENTI
 

MIM 6 anni fa su tio
Forse l'arroganza della SSR ha dato la bastonata finale. Hanno trasmesso alla RSI programmi andati in onda negli anni 70-80, ancora nei ricordi di molti. Forse lo scopo era "noi siamo la storia", peccato che il risultato ottenuto è che la gente si interroga sui costi: quelle belle trasmissioni erano frutto di fantasia e non costavano centinaia di milioni di franchi.

Sir Stanley 6 anni fa su tio
Telefilm americani riciclati, giochi a quiz patetici nei quali si tenta maldestramente di imitare lo schifo che arriva dall'Italia, Sport su sport con commentatori sgrammaticati e all'apparenza analfabeti. E se c'è qualche proposta un po' più originale è la replica della replica di una replica andata in onda nel 1980. Sarebbe in questo modo che la TSI difende la nostra cultura? Alla TSI la cultura viene violentata per 23 ore su 24. Sembrerebbe quasi che i quiz di bassissimo livello, contenenti domande alle quali una volta anche un bambino di otto anni sapeva rispondere, vengano proposti per verificare che effettivamente il palinsesto RSI sia riuscito nell'intento di rendere i cittadini ignoranti, ottusi e rincoglioniti. Più che un servizio pubblico è un servizio di sistema, volto ad eliminare qualsiasi residuo di senso critico nella popolazione. E ci riesce benissimo, dato che nessuno si indigna per il fatto che se un bambino guarda la TSI negli orari di punta nove volte su dieci vede violenza, cadaveri, assassini, omicidi, sbirri, prevaricazioni varie a danno di qualcuno. Con il pericolo di creare un'assuefazione ed una banalizzazione della violenza tale da indurre qualcuno a pensare che effettivamente la realtà sia questa. Un'idea di ciò che a Comano viene ritenuta cultura la troviamo nella recente tristissima e autolesionistica sortita di Canetta, il quale ci ricorda che senza i soldi del canone non avremmo avuto la serie Frontaliers (per come recitano pensavo lo facessero gratis). Non aveva qualche altro prodotto TSI migliore da proporre per farci sentire in colpa? Evidentemente no... e questo la dice tutta.

beta 6 anni fa su tio
Ieri sera sono stati capaci di riesumare addirittura il Quirino e la Mariuccia . Chissà che cifra astronomica hanno dovuto cacciare ? Un bel SI non ve lo leva nessuno !

Gio65 6 anni fa su tio
E mi raccomando! NON FATE CONFUSIONE!! La domanda sarà più o meno così: Volete accettare il referendum a favore della "NO BILLAG" ? o no...forse sarà: volete rinunciare alla TV di stato votando SI alla NO, insteso come NO BILLAG, non no che SI a favore..chiaro?

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a Gio65
Chiarissimo, mi sto già tagliando i polsi con il rasoio elettrico ma è complicato come votare ;-))

Gio65 6 anni fa su tio
Nella remota possibilità cercare un'altro lavoro come fanno tutti! Cos'è tra poco dovremmo viaggiare tutti in treno per evitare licenziamenti di personale in esubero forse?

1303 6 anni fa su tio
Voti si, canone troppo caro e televisione, a mio parere, troppo a sinistra e lo si vede nei dibattiti. Poi ognuno faccia quello che vuole.

Cielorosa 6 anni fa su tio
Chi vota sì alla NoBillag mi dica per favore cosa dovrà fare un semplice operaio a cui salterà la fonte principale di sostentamento dopo una vita di sacrifici. Buon Natale.

Cielorosa 6 anni fa su tio
Chi vota sì alla NoBillag mi dica per favore cosa dovrà fare un semplice operaio pensionato a cui salterà la pensione. Buon Natale.

Cielorosa 6 anni fa su tio
Chi vota sì alla NoBillag mi dica per favore cosa dovrà fare un semplice operaio pensionato a cui salterà la pensione. Se foste voi? Buon Natale.

ugobos 6 anni fa su tio
pagare per giochi, telegiornali che raccontano un mucchio di cretinate e ci fanno il lavaggio del cervello mi sembra un po esagerato. trasmissioni interessanti ne fanno forse 1 al mese. il resto chi vuole guardare sport e giochi che se li paghi. quanti miliardi buttati via per stupidate con tutti i problemi che ci sono. magari qualcuno non ha ancora capito cos è il lavoro. se scavi un buco e lo richiudi sembrerebbe per molti che è un lavoro serio. chi invece fa la legna per l inverno capisce niente.

Tarok 6 anni fa su tio
basta billag peggio della gestapo

TIC 6 anni fa su tio
Quanto odio verso la nostra Radiotelevisione svizzera, quanto egoismo leggendo certi commenti... povera Svizzera e soprattutto, povero Ticino. Per fortuna siamo a Natale ...

WGWG 6 anni fa su tio
Se è nata questa iniziativa un motivo ci sarà pur stato. Oggi c'è disinformazioni terrorismo mediatico. Per sperperare e mantenere certi inutili progetti dell' UE e paesi dell'est(vedi il miliardo e spiccioli a fondo perso ) i soldi ci sono per cui non vedo che non si possano investire quel denaro in Svizzera e abbassare la quota radiotelevisiva.

Hardy 6 anni fa su tio
Ormai è chiaro cosa succederà. L'unico peccato è che per moltissimi favorevoli il voto significa unicamente spedire a casa Canetta, Mammone e Ceroni, "fargliela pagare" a quei 7000 ricchi raccomandati che lavorano per il servizio pubblico nonché liberarsi degli odiosi e "sinistri" programmi che esso propone. Pochi credo sappiano che una volta accettata l'iniziativa le frequenze precedentemente occupate dal servizio pubblico saranno messe all'asta e chi se le aggiudicherà potrà usarle come vuole: a meno che Teleticino non abbia in serbo il grande salto non vedo chi potrebbe promuovere la cultura e il territorio della Svizzera italiana per giunta in italiano, potrebbe davvero arrivare chiunque a fare quello che gli pare. Magari non succederà, ma se dovesse succedere a me da cittadino e telespettatore spiacerebbe. La Confederazione non potrà più conferire un mandato di servizio pubblico ad alcuna azienda, e non dimentichiamoci delle conseguenze sul mercato del lavoro. Io personalmente voterò "no" all'iniziativa.

mary50 6 anni fa su tio
Da quanto sento parlando con la gente, non è chiaro per tutti, chi non vuole più la Billag, deve votare SI a no Billag. Attenzione al tranello!!! saluti

Lucadue 6 anni fa su tio
Cerchiamo di vederci chiaro, se passa l'iniziativa No Billag avremo una RTV pubblica con meno mezzi finanziari a disposizione, e con questo dovrà venire riposizionata in modo confacente ai costi-benefici che sa offrire. Il fatto che al giorno d'oggi sia un azienda sovradimensionata sia nei costi che nel personale impiegato è palese. In quanto alla solidarietà nazionale, mi par disonesto il fatto che con la scusa della minoranza linguistica, si mungano milioni a josa ai connazionali germanofoni. Anche in questo la sproporzione è palese. Detto questo, personalmente, non sono favorevole al voler sopprimere la SSR con questa iniziativa, tuttavia auspico che con un numero di votanti favorevole a NOBillag, la nostra RTV venga ridimensionata in modo ottimale.

occhiaperti 6 anni fa su tio
L'iniziativa "No Billag" sarà ritirata al momento che il CF conferma di codificare il segniali digitali e farne avere solo ai registrati tramite un canone, e, liberare tutti quali che non vogliono consummare i servizi della SSR di dover pagare un canone. Questo richiede che, chiunque è autorizato di distribuire i segnali della SSR fa i conti con la SSR - Non ci vuolo più un'amministrazione costosa che manda le fatture> significa un'altro motivo per ridurre il canone. Perché non mettono i segnali all'asta e i grandi "player" del Internet-TV, Swisscom, Sunrise, UPC etc. si fanno la gara. Non può essere che una SSR decide di produrre qualsiasi emme e fare pagare gli abonnati con l'argomento che stanno facendo un servizio al pubblico.

87 6 anni fa su tio
Invece che dare un mandato milionario ad un'azienda dedita alla sola riscossione, è così difficile far pagare il canone tramite i provider di servizi (Bluewin, Sunrise, Ticinocom...), in modo tale che il canone sia pagato da chi sfrutta il servizio? È così difficile far pagare il canone tramite imposta federale diretta, in modo che anche i meno abbienti non ricevano un precetto se non hanno la disponibilità di pagare il canone radiotelevisivo? È così difficile provare a far pagare il canone radiotelevisivo tramite gli incassi dell'IVA, in modo che chiunque spende in Svizzera contribuisce a finanziare il canone radiotelevisivo (chi più spende, più finanzia il canone)? In Svizzera non è facile far accettare i cambiamenti.

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a 87
Pienamente d'accordo, solo che si preferisce fare iniziative per eliminare il servizio pubblico, almeno si trovano dei finanziatori. E se non ci si accontenta di rai e mediaset non illudiamoci di guadagnarci qualcosa. Le offerte private di sport e film già ora costano di piu del canone, figuriamoci quando la concorrenza non ci sarà più

TIC 6 anni fa su tio
Un franco al giorno per : Tre radio in tedesco, tre radio in francese, tre radio in italiano. Due televisioni in tedesco francese e italiano. Trasmissioni in romancio. Vi sembra tanto ?

TIC 6 anni fa su tio
Se ci tenete ad un'azienda svizzera, che impiega il 98% di svizzeri e fa un'informazione controllata e di buon livello, votate No.

york11 6 anni fa su tio
Risposta a TIC
Ma sei proprio sicuro? Sé sapessi quanti frontalieri e quanti dipendenti outsourcing lavorano alla RSI inorridisci, in realtà una televisione di qualità senza forza straniera è impossibile per professionisti specializzati in un bacino così esiguo.

Bandito976 6 anni fa su tio
Fanno del terrorismo. Se passa no billag ci sará ancora margine di manovra. Se non passa una volta che avrete votato non si cambia piú niente. Ragionate!!!
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