Per i Verdi liberali e Giovani socialisti il problema è inesistente: «Le donne che indossano il burqa si contano sulla dita di una mano»
SAN GALLO - Le sezioni giovanili di Verdi, Verdi liberali e Partito socialista sangallesi hanno preannunciato il lancio di un referendum contro il divieto di dissimulare il proprio volto in luoghi pubblici deciso a fine novembre dal Gran Consiglio, con una maggioranza risicata di 57 voti contro 55.
Decisivi in quell'occasione erano stati il Partito popolare democratico e l'Unione democratica di centro. Al comitato promotore del referendum non hanno invece aderito i giovani democristiani e i colleghi del Partito liberale radicale, che comunque affermano di essere contrari al divieto del velo islamico.
Flurin Gschwend, copresidente dei giovani Verdi, ha detto stamane in una conferenza stampa che il divieto di dissimulare il volto andrebbe a limitare la libertà religiosa e ad alimentare l'odio verso gli stranieri.
Nel canton San Gallo le donne che portano il burqa si contano sulle dita di una mano, ha affermato il presidente di Gioventù socialista Andri Bösch. «Il divieto è patriarcale e incide negativamente sull'autodeterminazione delle donne». Sulla stessa linea il rappresentante dei Verdi liberali Andrin Monstein: il problema non esiste e la legge approvata dal parlamento è di conseguenza «superflua».
I promotori del referendum hanno tempo fino al 29 gennaio per raccogliere le 4 mila firma necessarie.