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BERNANuovo strumento per i medici sull'inserimento professionale  

22.11.17 - 12:33
Il Profilo di integrazione orientato alle risorse (PIR) permette di indicare con precisione come e in che misura le persone con problemi di salute possono riprendere il loro lavoro
Keystone
Nuovo strumento per i medici sull'inserimento professionale  
Il Profilo di integrazione orientato alle risorse (PIR) permette di indicare con precisione come e in che misura le persone con problemi di salute possono riprendere il loro lavoro

BERNA - I medici spesso non conoscono sufficientemente le esigenze dei vari posti di lavoro, per cui si trovano in difficoltà quando sono chiamati a stabilire il grado di incapacità lavorativa di una persona che per motivi di salute ha sospeso l'attività lavorativa. Il portale d'informazione Compasso ha quindi sviluppato uno strumento per colmare queste lacune in modo da aumentare il tasso di inserimento professionale.

Il Profilo di integrazione orientato alle risorse (PIR), disponibile sul web, permette di indicare con precisione come e in che misura le persone con problemi di salute possono riprendere il loro lavoro, indica in una nota odierna l'associazione Compasso.

Il datore di lavoro definisce online i requisiti professionali in base al PIR, che sarà poi firmato anche dal lavoratore. Quest'ultimo porterà in seguito il profilo d'integrazione alla prossima visita medica in modo che si possa «valutare fino a che punto il paziente è in grado di soddisfare i requisiti o a quali condizioni e in che misura può svolgere un'attività in azienda», si legge nel comunicato.

I datori di lavoro intendono introdurre il nuovo strumento su larga scala e le FFS prevedono di utilizzarlo in Ticino già a partire da gennaio.

Ogni anno migliaia di persone lasciano il mondo del lavoro a causa di un incidente o di una malattia, ma al momento di redigere un certificato di incapacità lavorativa i medici non dispongono sempre delle informazioni necessarie. Nell'80% dei casi, rileva Compasso, i certificati medici attestano un'incapacità al lavoro pari allo 0% oppure al 100%, senza tenere conto della possibilità di lavorare a tempo parziale.

Questa situazione, molto costosa per i datori di lavori e l'economia in generale, non favorisce neppure i pazienti poiché esclude la possibilità di un ritorno progressivo al lavoro, ha precisato Pierre Vallon, presidente della Società svizzera di psichiatria e psicoterapia (SSPP), in una conferenza stampa a Berna. Gli psichiatri, così come la Federazione dei medici svizzeri (FMH), sono particolarmente interessati a questo strumento «molto pratico», ha indicato Vallon.

Il nuovo strumento, realizzato in collaborazione con l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), l'Unione svizzera degli imprenditori (USI) e le associazioni mediche, permetterà alle persone colpite di ritornare all'attività professionale in un tempo più breve. Per la prima volta, indica l'associazione, grazie al PIR si prendono in considerazione anche aspetti psicosociali tra cui flessibilità, senso critico e lavoro sotto pressione.

Patrocinata dall'USI, Compasso raggruppa oltre 70 membri dell'economia privata e del settore pubblico. Il suo portale online, destinato ai datori di lavoro, fornisce informazioni e strumenti relativi a domande sull'integrazione o la reintegrazione professionale. L'obiettivo dell'associazione è di favorire la gestione professionale delle persone con problemi di salute con o senza impiego.

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