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I cantoni di Argovia, Sciaffusa e Zurigo sarebbero «tutti e tre interessati dal superamento dei valori limite di inquinamento acustico»
ZURIGO - Il rumore degli aerei che utilizzano l'aeroporto di Zurigo supera i limiti consentiti in particolare fra le 23.00 e le 24.00, quando malgrado il divieto di volo notturno ci sono ancora ritardi da smaltire. Questa la conclusione di un rapporto che la società dell'aeroporto ha consegnato all'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC).
Il testo, pubblicato sul sito dell'UFAC, si riferisce al 2015. Si tratta del primo rapporto che la Aeroporto Zurigo SA ha dovuto presentare all'UFAC in base alle norme fissate nel Piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PSIA).
Stando a una nota, l'UFAC e e l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) hanno esaminato il documento e sentito i cantoni di Argovia, Sciaffusa e Zurigo, che sono «tutti e tre interessati dal superamento dei valori limite di inquinamento acustico».
In base ai pareri espressi dai cantoni, i due uffici federali hanno fissato nuove condizioni per il rapporto relativo al 2016 che l'aeroporto dovrà presentare entro l'autunno.
Verso tasse sul rumore e riduzione slot serali - UFAC e UFAM chiedono in particolare di chiarire le cause dei ritardi che si registrano di giorno e di notte e di valutare, assieme alla società di sorveglianza aerea Skyguide, le misure per ridurli.
Fra le possibili misure, i due uffici citano espressamente l'introduzione di «tasse sull'inquinamento acustico e per il rinnovo della flotta». Nel nuovo rapporto, l'aeroporto si dovrà inoltre esprimere «in merito alla possibilità di mettere a disposizione meno slot (finestre temporali per atterraggi e decolli) nelle ore serali».
