Il consigliere nazionale Udc Andreas Glarner è inciampato nelle cosiddette “fake news”. Ma anche il post del politico, a sua volta, sembrerebbe un falso
BERNA - Le cosiddette “fake news” circolano sul web da sempre, anche se durante l’elezione di Trump si sono moltiplicate a non finire, dandogli una mano anche ad avere la meglio su Hillary Clinton.
Qualche giorno fa una “fake news” è piombata anche sul portale politikstube.com, in cui veniva riportato su come in Grecia i residenti sarebbero regolarmente attaccati dai migranti. Glarner sarebbe così inciampato nella falsa notizia, lasciandosi andare in un commento che ha suscitato inevitabile indignazione in rete: «I confini vanno chiusi e sparare ai rifugiati non sarebbe nemmeno così inappropriato».
Schweiz am Sonntag è andata però all’origine di quanto accaduto e, da quanto è emerso dall’indagine, sembrerebbe un “falso” anche il post pubblicato dal consigliere nazionale. A fare circolare sul web uno screenshot – tramite Facebook – con il commento incriminato sarebbe un'inesisistente Mia Pfister...
Glarner, dal canto suo, si dice «del tutto annoiato di quanto accaduto». «Facebook mi ha bloccato l’accesso per due settimane – spiega a Schweiz am Sonntag – Riesco ad effettuare il log in, ma non posso scrivere commenti o condividere articoli». Questa, comunque, non è la prima volta che il consigliere nazionale si ritrova alle strette con il social network, bensì la quinta. «Sono una vittima di attacchi coordinati», conclude.