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BERNAPellicce, verso un divieto d'importazione

17.03.15 - 13:11
Il Consiglio degli Stati ha tacitamente accettato un postulato che chiede al governo di studiarne vantaggi e svantaggi
tipress archivio
Pellicce, verso un divieto d'importazione
Il Consiglio degli Stati ha tacitamente accettato un postulato che chiede al governo di studiarne vantaggi e svantaggi

BERNA - L'importazione e la vendita di pellicce ottenute infliggendo sofferenze agli animali potrebbero presto essere vietate. Il Consiglio degli Stati ha tacitamente accettato un postulato di Pascale Bruderer (PS/AG), che chiede al governo di studiare vantaggi e svantaggi di un divieto. Per l'argoviese le disposizioni attuali vengono infatti troppo facilmente aggirate.

Negli ultimi anni, le vendite di capi di abbigliamento ornati con pellicce prodotte all'estero sono fortemente aumentate. Alcuni paesi utilizzano inoltre metodi di caccia e uccisioni crudeli che violano i principi di protezione degli animali sanciti nella nostra Costituzione, ha ammonito Bruderer.

Il Consiglio federale prevede l'esame di alternative al sistema oggi in vigore entro il 2017. Prima di valutare l'efficacia dell'ordinanza attuale occorre infatti attendere tre anni dalla sua entrata in vigore, avvenuta nel 2013. Il governo è nondimeno disposto ad accettare il postulato, ha dichiarato il consigliere federale Alain Berset.

Tale prassi è estremamente burocratica, ha da parte sua commentato Luc Recordon (Verdi/VD). "Non sarebbe più semplice vietare l'importazione di pellicce?", si è chiesto il vodese.

 

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