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IL SORPASSO A... QUATTRO RUOTELa F1 è uscita dal... ghetto: dopo Miami e Austin si attende Las Vegas

19.10.22 - 13:00
Il prossimo fine settimana avrà luogo il GP delle Americhe, quartultimo appuntamento stagionale.
keystone-sda.ch / STF (Eugene Hoshiko)
La F1 è uscita dal... ghetto: dopo Miami e Austin si attende Las Vegas
Il prossimo fine settimana avrà luogo il GP delle Americhe, quartultimo appuntamento stagionale.
Max verstappen è già salito sul tetto del mondo (366 punti). Inseguono Perez (253) e Leclerc (252).
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AUSTIN - Aspettando di sapere se alla Red Bull verranno spezzate le ali o dato un lieve buffetto per aver infranto le regole sul budget cap, la Formula 1 vola per la seconda volta negli Stati Uniti.

Là dove una volta era vista come un fenomeno da relegare nei parcheggi dei grandi hotel (ricordate le gare di Las Vegas, Dallas o Detroit degli anni '80?), oggi è diventata un nuovo fenomeno di massa. La proprietà americana ha lavorato sui social, ha prodotto insieme a Netflix una Serie Tv che sembra fatta apposta per il pubblico statunitense, ha trasformato le gare in autentici show ed ecco che la F1 è uscita dal ghetto. Oggi è, come dicono gli esperti di marketing il “place to be”, il posto dove esserci e possibilmente farlo sapere in giro postando a più non posso su Instagram, Tik Tok e magari pure Tinder. È stato così a Miami, sarà così a Austin dove si corre dal 2012 e immaginatevi cosa diventerà Las Vegas l’anno prossimo quando si andrà a gareggiare su un circuito che avrà sulla Strip il suo rettilineo principale.

Gli USA sono la nuova Terra Promessa della F1 che però sta facendo di tutto per ostacolare l’ingresso di un team a stelle e strisce come avrebbe voluto la famiglia Andretti che nel mondo del Motorsport ha pure una certa credibilità. Il problema è che i dieci team iscritti al campionato non hanno nessuna intenzione di dividere la torta per undici, adesso che cominciano ad arrivare dei bei soldini, perché aumentare il numero delle squadre che potrebbero beneficiarne? Così Andretti resta in lista d’attesa e nel frattempo il vecchio e mitico Mario a Laguna Seca si è messo al volante di una McLaren storica, una MP4/28. A 82 anni ha schiacciato l’acceleratore come faceva una volta nell’esibizione organizzata dalla McLaren che ha visto in pista anche Mika Hakkinen al volante della MP4/2 e Pato O'Ward alla guida della MP4/5 di Senna. “E’ stata una sensazione dolcissima”, ha detto il vecchio Piedone facendo un super spot per la F1, categoria in cui è stato campione del mondo nel 1978. “L’ultimo campione del mondo italiano sono io”, dice sempre puntando sulla sua nascita in Friuli e non sul fatto che ormai gareggiava con passaporto e licenza statunitense.

Insomma una volta che è riuscita a far innamorare l’America, la F1 non vuole aprirsi a un team statunitense e ancora meno a un pilota come Colton Herta che avrebbe la squadra (la Williams) ma non la super licenza perché ha sempre corso in USA. Vedremo come andrà a finire. Intanto prepariamoci allo show. Le americanate in grande stile non mancheranno neppure a Austin dove tanto per cominciare i cappellini Pirelli dei vincitori saranno dei cappelli da cowboy…

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