Parola a Nicola Acciarri, neurochirurgo dell’Ospedale Bellaria di Bologna e grande appassionato di F1: «Dobbiamo immaginare una persona molto diversa da quella che ci ricordiamo sulle piste»
GLAND - Le condizioni di salute di Michael Schumacher sono sempre avvolte dal mistero. La famiglia, e non è certo una novità, ci tiene tantissimo alla sfera privata e a non ha mai fatto trapelare nulla. A sei anni di distanza dall'incidente sulle nevi di Meribel, nulla si sa sul reale stato di salute di Schumi. "Le grandi cose iniziano con piccoli passi", aveva detto negli scorsi giorni la moglie Corinna al Mirror.
Sulle pagine di motorsport.com Nicola Acciarri, neurochirurgo dell’Ospedale Bellaria di Bologna e grande appassionato di F1, si è espresso così: «È chiaro che, immaginando la situazione del campione a sei anni dal trauma, dobbiamo immaginare una persona molto diversa da quella che ci ricordiamo sulle piste, con uno stato di salute sicuramente agevolato dalle cure intensive che ha avuto, ma che riguarda sempre un lungodegente, non solo a letto, ma con un quadro organico, muscolare e scheletrico molto cambiato e deteriorato. Il tutto come conseguenza del trauma cerebrale che aveva subito».
Quanto è difficile, dunque, interpretare le parole di Corinna? «Vanno lette dalla parte della moglie che difende una figura che vuole essere mantenuta iconicamente in un certo modo. Lei vede in cose molto piccole forse dei grandi progressi».