Il prossimo potrebbe non essere l'ultimo anno del Dottore in MotoGP. Allo studio il rinnovo biennale con la Yamaha
TAVULLIA (Italia) - I risultati modesti e la crescita della moto che procede a rilento non hanno levato determinazione e voglia a Valentino Rossi. Convinto di poter chiudere la stagione un po' più vicino a Honda e Ducati e, come sempre, ipercompetitivo, il Dottore sta infatti già pregustando un futuro riscatto. E con futuro non si intende solo il 2020.
Con un anno solo di contratto ancora in essere - e tenendo conto di un'età "inusuale" per i piloti - in molti hanno pronosticato il prossimo ritiro del campione di Tavullia. Forse sbagliando. Il primo ad allontanare la data della definitiva uscita di scena è infatti stato proprio il numero 46. «D'estate c'è poco da scrivere. La notizia che fa fare più click è che Valentino smette. Io non ho mai pensato al ritiro».
Ad alimentare le speranze dei tifosi ci ha poi pensato Alberto Tebaldi, amministratore delegato dell'agenzia di management VR46, che ha aperto alla possibilità di un rinnovo biennale: «Valentino ha ancora tantissimo da dare e soprattutto gli dà ancora molto gusto guidare le moto. In più lo vediamo tutti in uno stato di forma fisica e mentale eccezionale, frutto anche del lavoro con i ragazzi dell’Academy».