Valentino Rossi guarda al 2018 e anche più in là: «Il primo obiettivo resta il titolo. In futuro sarà interessante provare a mettere su un team nella classe regina, ma...»
TAVULLIA (Italia) - Un altro anno è passato ma lui è ancora là. E non ha nessuna intenzione di andarsene, a dispetto della carta di identità che recita 38 anni. Per Valentino Rossi questa stagione è stata avara di soddisfazioni (una sola vittoria, quinto posto nella classifica generale) ma l'idea di dire basta per ora non lo sfiora. Anzi, come confessa al magazine "Speedweek", lo terrorizza:
«Ho paura di smettere, è una cosa che mi spaventa. Un giorno sarà difficile trovare qualcos'altro perché la MotoGP è tutta la mia vita. Dirigere la mia Academy sarà bello ma non è la stessa cosa. In futuro sarà interessante provare a mettere su un team in MotoGP ma è un mondo completamente diverso, ci sarà bisogno anche di un costruttore. Per adesso ci limitiamo alle altre due classi, ad aiutare i giovani». Ecco che lo sguardo allora si volge al 2018: «Il primo obiettivo resta sempre il titolo, il secondo vincere le gare e il terzo arrivare al traguardo. Quest'anno ci sono state gare difficili come Jerez, Barcellona, Spielberg o Motegi. Non siamo riusciti a risolvere certi problemi, su tutti quello dell'usura della gomma posteriore. Paradossalmente, cercando di risolvere i problemi del 2016, ne abbiamo creato di nuovi».