Cerca e trova immobili

QATAR 2022«Modric è un patrimonio del calcio. Messi sul trono? Sì, ora spero che arrivino fino in fondo»

16.12.22 - 06:30
L'ex Lugano Niko Datkovic, in forza ai ciprioti del Nea Salamis Famagusta, ci ha parlato della sua Croazia e non solo...
keystone-sda.ch (Noushad Thekkayil)
«Modric è un patrimonio del calcio. Messi sul trono? Sì, ora spero che arrivino fino in fondo»
L'ex Lugano Niko Datkovic, in forza ai ciprioti del Nea Salamis Famagusta, ci ha parlato della sua Croazia e non solo...
«Siamo particolari. Quando ci danno per spacciati piazziamo l'exploit, mentre in certe occasioni - se osannati - diamo il peggio. La finalina? Non sarà snobbata, è un altro traguardo importantissimo per il popolo croato».
MONDIALI 2022: Risultati e classifiche

LUSAIL - Alla Croazia non è riuscita l’ennesima impresa - troppo ispirata questa Argentina, trascinata da un Messi mai così “maradoniano” -, ma può guardare con orgoglio e a testa altissima al suo cammino in Qatar. Quattro anni dopo la finale raggiunta in Russia nel segno di Luka Modric - premiato come miglior giocatore della kermesse -, la selezione di Dalic si è spinta ancora in altissimo cedendo solo in semi, e ora si giocherà il terzo posto col sorprendente Marocco.

«Contro l’Argentina è andata malissimo, ma ai ragazzi non si può rimproverare nulla», interviene Niko Datkovic, ex difensore del Lugano e della U21 croata, che in carriera ha giocato anche a fianco dei vari Brozovic, Kovacic, Livaja e Orsic, tutti protagonisti ai Mondiali. «Con l'Albiceleste è stata una partita particolare, l'hanno vinta tatticamente giocando con intelligenza. Ci hanno aspettato. La Croazia ha avuto il 61% di possesso palla, ma molti aspetti non hanno funzionato. In realtà nei quarti avevo visto un Brasile anche migliore, ma l'Argentina ha preparato perfettamente l’incontro. Il rigore, discusso, ha spezzato il match, ma hanno sicuramente meritato».

Forse la Croazia, dopo tante battaglie, aveva anche le batterie un po’ scariche.
«Forse sì, ma resterei più focalizzato sull’aspetto mentale. Siamo “particolari”... (ride, ndr). Quando ci danno per spacciati, tante volte piazziamo l’exploit. Quando invece si crea troppo entusiasmo e si esalta l’ambiente, come dopo la vittoria sui verdeoro e all'orizzonte la chance di bissare la finale, capita di dare il peggio di sé».

37 anni e non sentirli. La stella di Luka Modric, già Pallone d’Oro, ha illuminato i Mondiali e scaldato i cuori di tutti gli appassionati.
«“Lukita” è un patrimonio del calcio. E pensare che, a mio avviso, in Qatar non ha nemmeno giocato sui suoi massimi livelli. Ciononostante la sua importanza è enorme. Va oltre la singola prestazione. Aiuta i giovani, aiuta tutti con il suo atteggiamento. Ha la capacità di migliorare chi gli sta attorno. Questo è un dono. Non per criticare Cristiano Ronaldo - tra i più grandi di tutti i tempi -, ma come capitano io vorrei sempre Modric. Anche quando non gioca o sta ai margini, resta il primo tifosi. È umile e non spacca l'ambiente, lo compatta. Io non lo considero solo il miglior calciatore che abbia mai indossato la maglia della nazionale, ma il miglior sportivo croato di tutti i tempi. Come Federer per la Svizzera. Un campione in campo e fuori».

Capitolo Messi. L’Argentina segna e, con Leo in stato di grazia, insegue il mito di Maradona per un titolo che manca dal 1986.
«I più grandi e i Mondiali hanno un legame indissolubile. A Messi manca solo questo tassello. Il gruppo è più unito che mai, ha una squadra che gioca e soffre per lui, può farcela per davvero. C’è un popolo che lo spinge e lui gioca per loro». 

In semi Messi è stato straripante, ad immagine del 3-0 dove ha portato a spasso Gvardiol prima di servire Julian Alvarez.
«Da difensore, non avrei voluto essere nei suoi panni. E pensare che Josko è un fenomeno, destinato - lo dico da anni nonostante la sua giovane età (20) - a diventare il top nel suo ruolo. Però lì c'era poco da fare. Messi non è di questo pianeta. E a questo punto sì, anch’io spero che arrivino fino in fondo e vinca il Mondiale».

Per la Croazia, invece, c’è la speranza di chiudere col sorriso battendo il Marocco.
«Esatto, non crediate che la finalina verrà snobbata. Dopo il terzo posto nel 1998 e il secondo di quattro anni fa, tornare ancora sul podio sarebbe fantastico. Un altro risultato storico per una Nazione come la nostra, con 4 milioni di abitanti».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

RobediK71 1 anno fa su tio
3,888 milioni di abitanti

Geremia 1 anno fa su tio
Assolutamente d’accordo. Modric ha raccolto meno di quello che meritava. Non ha il gol nel sangue ma tantissimi gol segnati da Ronaldo col Real erano merito suo. La metà dei palloni d’oro andavano a lui, ma è così, oggi spesso nel calcio conta che fa i gol. Grande Luka
NOTIZIE PIÙ LETTE