HCL«Cantone in vibrazione»

LUGANO - La qualificazione ai preplayoff vicina ma contemporaneamente lontanissima. Il Lugano a 68 punti e l’Ambrì a 66. E uno scontro diretto che, a due giornate dalla fine, sa di finalissima. Di spareggio. Il derby di giovedì promette scintille.

«È bello. È una sfida eccezionale - ha sottolineato Luca Gianinazzi, coach dei bianconeri - Tutto il nostro cantone è in vibrazione per questa partita. È qualcosa di speciale».

È soprattutto un match che non si può perdere. «È una partita decisiva e in quanto derby forse ancora più bella. Ma come dico da quattro mesi, da quando sono qua: prendiamo una partita per volta. E quella di domani è la più importante per noi».

In match così sarà fondamentale riuscire a gestire le emozioni. «Questo serve in ogni partita. Anche se è vero che, a livello emozionale, giocare un derby è sempre diverso. Le parole chiave saranno “pazienza” e “disciplina” all’interno della sfida. E poi dovremo essere bravi a reagire a qualsiasi situazione. Gli episodi fanno parte dell’hockey, dello sport, e devi essere bravo a reagire sia che siano a tuo favore sia che siano a tuo sfavore». 

Il Lugano arriva al derby forte di un rendimento costante. «In queste situazioni puoi prendere tutti i dati che hai da settembre a oggi e buttarli nel cestino. Puoi dimenticarti di tutto quello che hai fatto fino ad adesso. È un best of one, è una finale: tutto quello che hai fatto non conta nulla. Oggi le sensazioni sono positive. All’interno del gruppo abbiamo ragazzi di esperienza, che hanno già giocato partite del genere, che possono aiutare. Il controllo emozionale non è qualcosa che mi spaventa».

Saranno i leader a indicare la via. «In questo momento sono dell’idea che debba emergere la squadra, il gruppo, la solidità del gruppo e la voglia che c’è in ogni giocatore di essere un leader domani. Che sia il portiere che non gioca, l’attaccante della quarta linea o il tredicesimo attaccante, a me non interessa chi sarà in grado di farci sorridere. Vogliamo che qualcuno sia decisivo… ma chi lo sarà per noi è uguale».

A essere decisivi potrebbero essere i dettagli. «Sicuramente sarà una partita super agguerrita. Per me sarà decisiva la gestione degli episodi. Che le cose comincino bene o male devi essere in grado di reagire. Devi essere concentrato sul momento, sul presente e riuscire a giocare i 60’ completi. E non devi cominciare a pensare ad altro».

E provare a giocare 5 contro 5... «I nostri special team non sono stati all’altezza durante tutto l’arco dell’anno; stare fuori dal box e giocare cinque contro cinque sarà quindi importante. Ma non potremo sempre controllare che sia così. Oggi, pensando alla partita, avere il miglior o il peggior powerplay della lega non conta nulla: conta come ci comporteremo domani».