Difesa poca attenta e attacco troppo timido: bianconeri battuti in casa dai grigionesi con un secco 4-0.
La truppa di Gianinazzi tornerà in pista il weekend prossimo per una doppia sfida di fuoco contro lo Zurigo
LUGANO - Sulle ali dell'entusiasmo del roboante successo colto venerdì a Ginvera, il Lugano cercava il bis alla Cornèr Arena contro un Davos reduce dall'esonero di Wohlwend. Era una sorta di prova del nove per la truppa di Luca Gianinazzi, chiamata - soprattutto in chiave classifica - a dar seguito alla bella affermazione colta nella città di Calvino. Purtroppo i bianconeri, che hanno ritrovato Calle Andersson, non sono riusciti a tramutare in realtà le loro intenzioni: Fora e compagni hanno infatti espugnato Lugano con il netto punteggio di 4-0.
Alla prima vera occasione da gol gli ospiti sono passati in vantaggio con Stransky (in situazione di 5c4), abile a superare Koskinen dopo che i difensori bianconeri non sono riusciti a liberare il terzo. Una rete contestata dal complesso di casa per un presunto fuorigioco che i giudici di linea, dopo esame video, hanno sancito non ci fosse. Poco dopo un palo colpito da Carr, i gialloblù hanno raddoppiato con un polsino imprendibile del sempreverde Ambühl, andato a fulminare l'incolpevole Koskinen.
Vantaggio del Davos che è diventato triplo al 25'56'': un assist al bacio di Corvi - che ha tagliato fuori la poco attenta difesa ticinese - ha invitato a nozze nuovamente Stransky, il quale anche questa volta non si è fatto pregare. Incassato il terzo schiaffo, il Lugano ha provato a scuotere il match ma i tentativi si sono rivelati timidi e poco incisivi.
Mettere a segno quattro reti in un tempo? Klok e compagni non hanno replicato il "miracolo" di Ginevra e così l'ultimo terzo è scivolato via senza troppi sussulti. Gli uomini di Waltteri Immonen e Glen Metropolit hanno comunque abbellito ulteriormente il punteggio con un polsino chirurgico del Top Scorer Enzo Corvi (44'37'').
L'HCL ha dunque fallito il momentaneo sorpasso ai danni dell'Ambrì, che dal canto suo questa sera contro il Losanna (ingaggio d'inizio alle 20) avrà la possibilità di allungare sulla linea. Autori di una prova incolore e senza il necessario mordente, i sottocenerini hanno ora davanti a sé una doppia sfida contro lo Zurigo (venerdì in casa, sabato in trasferta).
Da annotare che prima della gara la società ha celebrato Fredy Lüthi e lo stesso Glen Metropolit, i quali sono entrati nella Hall of Fame del club. Dopo Alfio Molina, Bernard Côté, Bruno Rogger, Silvano Corti e Andy Ton, l’onore è toccato quest'anno a due attaccanti che hanno contribuito ai grandi trionfi del passato più lontano e più recente.
LUGANO-DAVOS 0-4 (0-2, 0-1, 0-1)
Reti: 8'31'' Stransky (Corvi) 0-1; 19'04'' Ambühl (Corvi) 0-2; 25'56'' Stransky (Corvi, Ambühl) 0-3; 44'37'' Corvi (Paschoud, Stransky) 0-4.
Lugano: Koskinen; Müller, Alatalo; Riva, Klok; Guerra, Andersson; Wolf; Carr, Müller, Zanetti; Morini, Arcobello, Connolly; Bennett, Thürkauf, Fazzini; Bedolla Herburger, Gerber; Stoffel.
Penalità: 2x2' Lugano; 3x2' Davos.
Note: Cornèr Arena, 5'805 spettatori. Arbitri: Stricker, Borga; Gurtner, Kehrli.