HCL/HCAPToccato il fondo, il Lugano deve ripartire. L'Ambrì affila gli artigli e va a Losanna

LUGANO - “Datemi un pizzicotto, voglio svegliarmi da questo brutto sogno”. Questo il pensiero che, senza essere presuntuosi, crediamo possa accomunare parecchi tifosi bianconeri, usciti quasi increduli da un weekend - fosse il primo… - in cui il Lugano ha fornito prestazioni disarmanti.

Nemmeno il cambio al timone ha dato una scossa alla squadra, che sabato in quel di Langnau, 24 ore dopo il ko interno col Friborgo, ha letteralmente toccato il fondo. O almeno si spera che più giù non si possa andare, perché all’orizzonte c’è lo Zugo con le sue bocche di fuoco e, con un’altra una prova simile e un atteggiamento del genere, l'imbarcata sarebbe assicurata contro Kovar, O'Neill, Hofmann & Co. Se alla Ilfis non ha funzionato nulla, contro i Tori ci si aspetta una reazione, innanzitutto d’orgoglio. Questa sera il Lugano dovrà cercare di risollevarsi, scuotersi e dimostrare valori smarriti da un gruppo che ha lanciato segnali oltremodo preoccupanti. Dai suoi leader, dai suoi uomini di talento e dall’intero collettivo ci si aspetta molto ma molto di più.

«A nessuno piace perdere e non siamo contenti della situazione, ma adesso non dobbiamo cercare problemi bensì trovare soluzioni», ha spiegato alla vigilia coach Gianinazzi, che per l'occasione ritrova Marco Müller e Koskinen. Di certo non semplice il cammino d’avvicinamento al match, con il tecnico che - oltre a concentrarsi sul gioco, gli special team (altro tasto dolente) e l’alchimia tra le nuove linee -, avrà dovuto lavorare anche sul mentale per dare input e nuova linfa ai suoi. «I ragazzi vogliono avere successo e fare passi avanti, ma siamo in un momento transitorio e ci vuole anche un po' di pazienza. I tifosi? Spero nel sostegno di tutta la famiglia bianconera, ci darebbe una grande mano».

In pista questa sera scenderà anche l'Ambrì, atteso dal Losanna (decimo) dopo un weekend con qualche piccola ombra. Non per la partita contro i Lions, dove è rimasto il rammarico per il solo punto raccolto dopo una bella prova, ma piuttosto per la trasferta alla Tissot Arena, dove i biancoblù hanno vissuto la prima vera serata no della stagione. Senza appello il ko coi Seelanders, che hanno sfruttato le imprecisioni e concessioni degli ospiti. Nessun dramma e la pronta occasione per riscattarsi, per rimettere in mostra già alla Vaudoise Arena quella solidità, sicurezza e brillantezza che hanno accompagnato la truppa di Cereda in questa prima fetta di campionato. Per l’occasione mancherà capitan Grassi, sospeso un turno dopo la bagarre con Künzle a Bienne.