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L'OSPITE - STEFANO TOGNI«Ambrì e Lugano? Sono riconoscente a entrambi i club»

10.12.21 - 11:00
Biancoblù e bianconeri si affrontano per la quinta volta in questa stagione: il bilancio è di 3-1 per Fazzini e compagni
Freshfocus, archivio
«Ambrì e Lugano? Sono riconoscente a entrambi i club»
Biancoblù e bianconeri si affrontano per la quinta volta in questa stagione: il bilancio è di 3-1 per Fazzini e compagni
I sottocenerini occupano la nona posizione in classifica (38 punti) due lunghezze in più dei cugini (36), che hanno anche giocato due gare in più.
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AMBRÌ - Il quinto derby stagionale - fra Ambrì e Lugano - in programma questa sera alla Gottardo Arena, si preannuncia entusiasmante. 

L'Ambrì proverà a invertire la tendenza negativa a livello di risultati (sette ko nelle ultime otto uscite), mentre il Lugano – quattro affermazioni negli ultimi cinque match – cercherà di proseguire la striscia positiva. «Il derby è sempre una sfida speciale, molto sentita e ricca di emozioni», sono state le parole dell'ex attaccante degli anni '90 Stefano Togni. «Il Lugano arriva da una settimana di allenamenti, mentre i biancoblù sono scesi sul ghiaccio martedì. Sono curioso di vedere come andrà a finire, anche perché la parte bassa della classifica é molto corta e non si può abbassare la guardia». 

Dopo l'ultima pausa dedicata alle nazionali i sottocenerini sono stati in grado di dare una svolta al loro campionato. «Il gruppo ha recuperato alcuni tasselli importanti e in pista si è visto. Sul ghiaccio i bianconeri sembrano un'altra squadra e possono vantare quattro linee molto competitive. I rientri di Schlegel fra i pali e di Carr in attacco, uniti a quelli dei difensori Loeffel e Guerra, hanno permesso al gruppo di diventare più compatto e pericoloso».

E l'Ambrì? «Ha purtroppo sprecato diverse occasioni perdendo punti preziosi in maniera evitabile, a causa di certi cali di tensione. La squadra gioca bene, ma troppe volte si è resa protagonista di momentanei blackout. Stranieri? Per il momento non hanno ancora fatto la differenza, se non in qualche partita ed è un peccato perché gli svizzeri stanno sfornando ottime prestazioni. Effettivamente mancano i punti degli stranieri, ma non bisogna nemmeno mettere loro troppa pressione addosso, anche perché potrebbero sbloccarsi da un momento all'altro e iniziare a inanellare un punto dietro l'altro».

Quale squadra ti ha stupito di più finora? «Il Rapperswil è la vera rivelazione di questo campionato. I sangallesi occupano infatti la seconda posizione in classifica e si stanno rendendo protagonisti di una stagione sopra le righe. Alla squadra funziona tutto e può davvero dire la sua. Mi sta davvero impressionando Zangger che alla Diners Arena ha trovato la sua dimensione ed è esploso. Se pensiamo che l'anno scorso militava nei Ticino Rockets e adesso gioca in linea con Cervenka, il miglioramento è netto. Finora ha messo a referto già 20 punti (11 gol) in 31 partite».

Nella sua carriera Togni - tre stagioni in Leventina e quattro a Lugano - ha giocato numerosi derby e per lui si tratta senza dubbio di un incontro speciale... «Ad Ambrì mi è stata data la possibilità di prendere confidenza con questo sport e di diventare un giocatore di hockey. In seguito mi sono trasferito a Lugano, dove ho potuto vivere una realtà diversa e imparare dai tanti campioni con cui ho avuto il piacere di giocare. Sono state due esperienze fantastiche e le porterò sempre nel mio cuore. Sono riconoscente a entrambi i club e quando vado a vedere una partita dal vivo, i ricordi riaffiorano e provo sempre delle grandi emozioni».

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