Primo break riservato alla Nazionale: anche in Leventina (2 punti conquistati nelle ultime 4 gare) lo stop è benvenuto
L'Ambrì tornerà in pista martedì 16 novembre alla Gottardo Arena contro l'Ajoie, poi tre giorni dopo sarà tempo di derby in quel di Lugano.
LUGANO/AMBRÌ - Benvenuta pausa verrebbe da dire! Sì perché per Lugano e Ambrì è stata una settimana avara di soddisfazioni e soprattutto avara di punti.
Cinque sconfitte nelle ultime cinque, sette nelle ultime otto, undici nelle ultime quattordici a cui bisogna aggiungervi l'eliminazione dalla Champions League. Numeri impietosi che non lasciano spazio a tanti commenti. In riva al Ceresio il piatto piange e il credo di Chris McSorley – allenatore al quale la società ha affidato la missione di portare il titolo entro 3-5 anni – fatica a far breccia nella squadra.
Certo, la fortuna in queste prime settimane di stagione non è stata dalla parte del Lugano, ma evidentemente le colpe per il pessimo avvio non si possono imputare soltanto agli infortuni. A preoccupare moltissimo tifosi e società è anche l'involuzione di alcuni giocatori, i quali – nonostante il loro curriculum – non riescono proprio a emergere e a rendere secondo le aspettative. Come mai? Soltanto un problema di sistema di gioco? Al tecnico canadese, la cui posizione ad oggi non è in discussione, il compito di capirlo.
Nonostante alcuni timidi passi avanti mostrati nelle ultime due gare, Chiesa e compagni sono dunque chiamati a una veemente reazione. Pure la classifica, infatti, inizia a essere “molto brutta” da guardare, con i bianconeri decimi a +3 sul Ginevra ma soprattutto con dieci lunghezze di ritardo sulla top-6.
Anche in Leventina la pausa è sicuramente la benvenuta. Sì perché nelle ultime partite i biancoblù sono sembrati leggermente meno lucidi rispetto al recente passato, nonostante la buona gara disputata contro il Davos: Pestoni e compagni hanno incamerato soltanto due punti sui dodici disponibili nelle ultime quattro uscite. Durante il break riservato alla Deutschland Cup bisognerà lavorare sul powerplay che, ad oggi, risulta essere il meno fruttuoso del campionato con solo il 10,98% di riuscita.
Malgrado l'impegno e la voglia d'invertire la tendenza, il rapporto fra il gol e Brandon Kozun continua a essere litigioso. Chissà se fra una decina di giorni la ruota possa finalmente girare per l'ala canadese-americana: i leventinesi hanno bisogno anche dei suoi gol per riuscire a fare quei piccoli passi avanti tanto cari al loro coach.