Colpiti quattro volte già nei primi minuti, i bianconeri - vulnerabili e poco concreti - sono stati sconfitti 6-2.
Domani, sempre alla Cornèr Arena, andrà in scena la rivincita. Nel frattempo, sulle altre piste, successi di Zugo (7-1 sul Berna) e Langnau (0-1 a Losanna).
di Antonio Fontana
LUGANO - È stato particolarmente amaro il ritorno sul ghiaccio del Lugano a seguito di otto giorni di riposo. La prima delle due sfide back-to-back tra bianconeri e ginevrini ha infatti visto trionfare i granata per 6-2. La differenza tra le due rivali l’ha fatta la capacità di concretizzare le occasioni, fattore su cui la squadra ospite è stata decisamente più cinica.
La compagine sottocenerina ha dovuto quest’oggi fare a meno dell’infortunato Herburger, la cui indisponibilità è andata ad aggiungersi a quelle dei lungodegenti Riva e Morini. Al posto dell’austriaco coach Pelletier ha schierato Zangger, spostando Haussener al centro dell’attacco.
L’avvio di gara è stato un vero e proprio incubo per la truppa di Serge Pelletier, che dopo appena sette minuti si è trovata sotto di ben quattro gol. Ad aprire le marcature è stato Miranda (1’46”), lasciato totalmente libero di colpire. Poco più di trenta secondi dopo, i granata hanno trovato l’immediato raddoppio grazie a una conclusione di Smirnovs terminata all’incrocio dei pali (2’19”). Cinico e concreto, il Ginevra ha poi approfittato del primo powerplay di serata per infilare il terzo gol con Rod (5’08”).
A poco è servito l’ingresso di Zurkirchen – subentrato a Schlegel – poiché la porta sottocenerina è stata nuovamente violata da Mercier (6’52”), che ha firmato il punto del 4-0. Nonostante il duro parziale non lo dimostri, nel primo periodo anche Arcobello e soci si sono resi pericolosi in più di un’occasione, ma, al contrario delle Aquile, non sono riusciti a gonfiare la rete.
Nel periodo centrale il Lugano è sceso sul ghiaccio con maggiore aggressività, tentando fin da subito di rimettere in piedi il risultato. La speranza di rimonta dei bianconeri è stata alimentata dal gol di Boedker (23’04”), che è riuscito a battere Descloux con una deviazione aerea e accorciare così le distanze.
Tuttavia nei minuti successivi il Ginevra ha nuovamente tagliato le gambe al complesso di Pelletier, mettendo a segno altri due punti con Moy (29’51”) e Vermin (35’01”).
Nell’ultima frazione la formazione sottocenerina non ha gettato completamente la spugna, ma ha continuato a pressare le Aquile, che comunque si sono ben difese dagli attacchi avversari. Prima della fine i bianconeri sono riusciti quantomeno ad addolcire leggermente il risultato con il gol segnato da Fazzini, che al 54’47” ha firmato il definitivo 6-2.
Sulle altre piste successi di Zugo e Langnau, che hanno superato rispettivamente Berna e Losanna. I Tori, primi della classe con 89 punti, hanno divorato il fragile Berna, sconfitto 7-1 e sempre penultimo a quota 34. Agli Orsi, trafitti da Simion, Senteler, Martschini, Shore, Alatalo (doppietta) e Gross, non è servito a nulla il punto del momentaneo 4-1 firmato da Jeffrey.
Alla Vaudoise Arena ha conquistato la posta piena il Langnau, che grazie alle parate di Punnenovs (shutout) e alla rete di Pascal Berger (8’) ha sconfitto 1-0 il Losanna. I Tigrotti, sempre ultimi, si portano a quota 30 punti.
LUGANO – GINEVRA 2-6 (0-4; 1-2; 1-0)
Reti: 1’46” Miranda (Kast, Völlmin) 0-1; 2’19” Smirnovs (Jacquemet, Tömmernes) 0-2; 5’08” Rod (Richard, Karrer) 0-3; 6’52” Mercier (Richard, Vermin) 0-4; 23’04” Boedker (Chiesa, Arcobello) 1-4; 29’51” Moy 1-5; 35’01” Vermin (Richard) 1-6; 54’47” Fazzini (Sannitz) 2-6.
LUGANO. Schlegel (Zurkirchen); Wellinger, Heed; Chiesa, Loeffel; Wolf, Nodari; Antonietti, Traber; Boedker, Arcobello, Bürgler; Suri, Lajunen, Walker; Bertaggia, Sannitz, Fazzini; Lammer, Haussener, Zangger.
Penalità: Lugano 2x2’; Ginevra 6x2’.
Note: Cornèr Arena, zero spettatori. Arbitri: Peichaczek, Hürlimann, Progin, Duarte.