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NATIONAL LEAGUEVoglia (matta) di... "tetto" svizzero: «Il Cantone vive per noi»

28.01.21 - 08:00
Dubé & Friborgo, la via è quella giusta. E l'anno prossimo arriva anche Diaz: «Con lui potremo crescere ulteriormente».
keystone-sda.ch / STR (CYRIL ZINGARO)
Voglia (matta) di... "tetto" svizzero: «Il Cantone vive per noi»
Dubé & Friborgo, la via è quella giusta. E l'anno prossimo arriva anche Diaz: «Con lui potremo crescere ulteriormente».
L'head-coach burgundo è soddisfatto: «Abbiamo tutto per fare bene, siamo equilibrati in ogni reparto. Mottet? È un punto di riferimento».
HOCKEY: Risultati e classifiche

FRIBORGO - La National League è ormai giunta a metà campionato anche se, a causa delle conseguenze legate alla pandemia, non tutte le formazioni hanno disputato lo stesso numero di partite.

La classifica è di conseguenza un po' sballata, ma sono quattro le compagini che hanno finora messo in evidenza una marcia in più rispetto alle altre: Zugo (che di marce in più ne ha anche due), Zurigo, Losanna e Friborgo. Proprio i burgundi hanno dimostrato di essere una squadra davvero ostica e di poter mettere in difficoltà qualunque avversario. «Stiamo disputando una buona stagione e siamo soddisfatti della nostra classifica», ha analizzato l'head-coach Christian Dubé. «Il gruppo lavora molto bene, dobbiamo continuare in questa direzione per provare a raggiungere traguardi sempre più importanti. Non possiamo accontentarci».

Il roster burgundo è in ogni caso molto valido ed è composto da elementi di tutto rispetto. Fra questi figura anche il talentuoso portiere Berra. «Siamo equilibrati in ogni reparto e abbiamo un buon mix di giocatori esperti e giovani interessanti. Fra i pali Berra è veramente solido e gli stranieri sono in grado di fare la differenza. Abbiamo tutto per fare bene».

Il Top Scorer della squadra è attualmente Killian Mottet (26 punti in 29 partite), da sempre alla BCF Arena e definitivamente esploso in questa stagione. Il 30enne ha preso un po' le veci di un altro “storico” prodotto locale - ovvero Julien Sprunger - sia per quanto riguarda i gol realizzati, sia per l'importanza nello spogliatoio. «È sicuramente un fattore importante avere nel gruppo diversi elementi che sono cresciuti nel nostro settore giovanile e che sono diventati nel corso degli anni dei trascinatori e dei punti di riferimento della prima squadra. Negli ultimi campionati Mottet è migliorato molto e quest'anno si è reso protagonista di un'ottima prima parte di regular season. Ha un potenziale notevole ed è uno dei piu grandi talenti della lega. Sul ghiaccio è diventato un po' l'erede naturale di Sprunger, anche se Julien - nonostante sia meno prolifico rispetto al solito - rimane un giocatore essenziale per noi».

E a partire dalla prossima stagione i Dragoni avranno anche una notevole arma in più. Raphael Diaz ha infatti firmato un contratto quadriennale. «Siamo ovviamente soddisfatti di questa operazione di mercato. Diaz è il capitano della Nazionale svizzera ed è da diversi anni uno dei migliori difensori del campionato. Il suo innesto ci permetterà di crescere ulteriormente e con lui potremo provare a puntare ancora più in alto».

La vera forza del Friborgo parte dalla società e dallo staff tecnico. Dubé, ma anche i vari Pavel Rosa, David Aebischer, Gerd Zenhäusern o Sandy Jeannin - attuali dirigenti - hanno infatti un passato importante da giocatori dei burgundi. Conoscono l'ambiente alla perfezione e sanno di conseguenza come comportarsi per il bene della società. «È importante essere circondati da persone che in passato hanno giocato nel Friborgo, che conoscono la filosofia del club e che sanno cosa serve per migliorare. Ognuno sta svolgendo al meglio il proprio lavoro e finora ci siamo tolti le nostre soddisfazioni. L'ambiente friborghese è speciale, l'intero Cantone vive per l'hockey e di conseguenza per noi, visto che rappresentiamo l'unica grande squadra del territorio. Le sensazioni che si possono provare sono uniche». 

Il 43enne era stato promosso in panchina - a interim - nel mese di ottobre del 2019, mantenendo parallelamente anche la funzione di direttore sportivo. Avrebbe di conseguenza dovuto "traghettare" la squadra soltanto per qualche settimana e invece... «Doveva essere una soluzione temporanea, ma poi abbiamo iniziato a vincere molte partite e con il tempo mi sono accorto di trovarmi a mio agio nelle vesti dell'allenatore. Sono una persona che vive di hockey e di emozioni. Questo ruolo mi piace e sto crescendo insieme alla squadra. Un pensierino alla vittoria del titolo? Siamo ancora lontani. Dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti per poter arrivare ai livelli di Zugo, Zurigo o Losanna, ma non si può mai sapere. Ho sempre giocato a hockey con l'obiettivo di vincere, per cui ci proverò ogni volta fino alla fine».

Ricordiamo che nella sua carriera da giocatore Dubé ha conquistato due titoli svizzeri con il Berna (2004 e 2010), mentre con il Lugano (due volte: nel 2000 e nel 2001) e con il Friborgo (nel 2013), l'ha invece soltanto sfiorato arrendendosi in finale. Nella massima serie elvetica ha complessivamente totalizzato 839 punti in 816 partite disputate e con i bianconeri, nel 2002, si è anche laureato TopScorer della regular season.

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COMMENTI
 

Evry 3 anni fa su tio
noi potremmo regalare il 22........
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