L'eliminazione in Coppa Svizzera ha sporcato la settimana delle due ticinesi. Pestoni, un Orso a Berna
AMBRÌ/LUGANO – L'ultimo appuntamento è quello che ha rovinato tutto, quello che ha reso meno positiva una settimana altrimenti perfetta per Lugano e Ambrì. L'inciampo ha però, forse, solo ricordato alle ticinesi quanto perfettibili siano al momento.
HCL – Semaforo giallo. Tanti solisti non fanno un'orchestra
L'eliminazione in Coppa ha dato alla settimana bianconera un gusto amarognolo. Peccato perché i gustosi successi colti in campionato a Rapperswil e Berna sembravano invece aver preparato i ticinesi al dolcissimo dessert. I rigori realizzati da Ambühl hanno, una volta ancora, mostrato il Lugano per quel che è: ovvero una squadra molto compatta e aggressiva, in grado di mordere ogni rivale ma, contemporaneamente, ancora incapace di proporre una manovra offensiva convincente. Fino a questo momento i sottocenerini hanno costruito le proprie fortune sulla solidità difensiva e sui guizzi dei singoli. Di Fazzini. Di Bertaggia e (fortunoso) di Lajunen per rimanere all'ultima settimana. Se il solista di turno non s'inventa qualcosa, ecco però che l'orchestra non riesce a lasciare il segno. E ciò è rischioso. Non ci si può infatti aspettare che sia sempre un'invenzione estemporanea – per quanto cercata e meritata – a incantare gli spettatori. Alla lunga il giochino potrebbe smettere di funzionare...
HCAP – Semaforo giallo. Distrazioni non ammesse
In queste prime settimane di stagione, fatte di difficoltà e risultati a volte negativi, l'Ambrì si è spessissimo distinto per il carattere e l'attenzione messi in pista. I leventinesi sono stati costretti a ingoiare bocconi amari, è vero; quasi sempre sono in ogni caso usciti dal ghiaccio a testa alta, consci di avere fatto il massimo possibile nella loro rincorsa al successo. Questo si è verificato anche mercoledì, in CHL contro il Banska Bystrica, e venerdì, in campionato a Langnau. Questo è successo anche domenica, in Coppa Svizzera a Bienne. Ma solo per 50'. L'ultima parte della sfida ai bernesi ha infatti tradito un Ambrì non del tutto concentrato e stranamente perforabile. E proprio lì sono arrivati i punti dei padroni di casa, che hanno incendiato la Tissot Arena e confezionato, all'overtime, la dolorosa sconfitta leventinese. I sopracenerini hanno meno possibilità e, probabilmente, meno qualità di molte rivali. Se non ovviano a tali lacune con l'abnegazione, totale e continuata, per loro si fa dura.
NATIONAL LEAGUE – Semaforo verde. Inti Pestoni
Due gol venerdì contro il Lugano. Due gol (e un assist) domenica contro il Langenthal. Dopo un inizio in sordina, fatto di non troppi minuti in pista e ancor meno punti, Inti Pestoni sta cominciando a farsi largo a Berna. I numeri, gli ultimi, promuovono l'attaccante ticinese, che a 28 anni, oltre alle indiscusse qualità tecniche, ha anche l'età e la testa per lasciare il segno. Una buona prestazione in campionato e un paio di scherzetti in coppa contro il Langenthal non bastano per giudicare un'avventura. La fiducia riposta nel leventinese da coach Jalonen è però confortante. Continuando a lavorare (e a lasciare il segno), Inti potrebbe infatti divenire una pedina importante nello scacchiere degli Orsi.