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NATIONAL LEAGUE«L’Ambrì è un esempio, non siamo una comparsa»

19.09.19 - 13:41
Il Rappi di Profico, capace di mantenere la porta inviolata negli ultimi due incontri, ha iniziato col piede giusto: «C’è stato un cambiamento a livello mentale: abbiamo sorpreso un po' tutti»
keystone-sda.ch/ (PETER KLAUNZER)
«L’Ambrì è un esempio, non siamo una comparsa»
Il Rappi di Profico, capace di mantenere la porta inviolata negli ultimi due incontri, ha iniziato col piede giusto: «C’è stato un cambiamento a livello mentale: abbiamo sorpreso un po' tutti»
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RAPPERSWIL - Segnali di crescita e argomenti interessanti. Dopo un’annata complicata chiusasi col ko nella finale playout contro il Davos (il Langenthal aveva poi “rinunciato” allo spareggio), il Rapperswil è ripartito con rinnovato entusiasmo e diverse novità. Al via della stagione con Sven Berger al fianco di coach Tomlinson e un roster più completo, i sangallesi hanno cominciato col piede giusto dopo un’ottima pre-season.

Caduto nella Capitale all’esordio stagionale, il Rappi ha poi inanellato due vittorie con tanto di shutout per Melvin Nyffeler (3-0 sull’Ambrì; 1-0 all’overtime a Bienne). «Abbiamo sorpreso un po’ tutti col nostro inizio, ne siamo felici - esordisce Leandro Profico, 29enne in forza al Rapperswil dal 2014 -  A Berna abbiamo giocato molto bene per due tempi, poi siamo caduti anche per qualche errore di troppo. Quella partita ci ha comunque dato fiducia, messa in pista contro Ambrì e Bienne. Quest’anno non vogliamo essere una comparsa, ma giocarci le nostre chance. Vogliamo combattere fino alla fine per un posto nei playoff».

Gli innesti, su tutti quelli di elementi di valore ed esperienza come Cervenka, Vukovic, Rowe e Randegger, hanno portato tanto.
«Sicuramente. Un grande cambiamento c’è stato anche a livello mentale. Vogliamo giocare il disco e, passatemi il termine, abbiamo un po’ meno rispetto verso gli avversari. Prima c’era sempre un po’ di timore e lasciavamo magari quei 2 metri in più: questo fa la differenza».

Tra i pali Nyffeler ha ottenuto due shutout di fila.
«È in forma, così come la difesa e il boxplay. Non abbiamo ancora subito reti in inferiorità numerica. Sul foglio partita siamo sempre la squadra più debole, dunque questi fattori sono per noi indispensabili. Per ora funziona tutto bene».

Profico sin qui è stato schierato nel primo blocco di difesa al fianco di Daniel Vukovic.
«Parliamo tanto e ci troviamo molto bene. Io sono più offensivo, lui più difensivo. Ci aiutiamo e completiamo. Sto avendo molto ghiaccio, mi danno fiducia e cerco di ripagare il coach».

Tra i volti nuovi in casa Rappi c’è anche l’attaccante statunitense Andrew Rowe, già eletto capitano.
«Ha grande personalità e ha avuto un ottimo impatto. Lavora duro a tutta pista: non si comporta da star, ma è un esempio. Tutti se ne sono subito accorti e lo abbiamo eletto capitano».

Dopo i 5 punti conquistati nelle prime tre partite, ora il Rappi si prepara a tre sfide in casa. Zurigo sabato, poi Zugo e Langnau.
«Sono avversari tosti, ma in casa c'è sicuramente l’occasione per fare altri punti. Davanti ai nostri tifosi abbiamo sempre una bella spinta. È più facile giocare. Ora ci vuole costanza, cercheremo continuità».

Insomma i sangallesi non vogliono vivere un campionato “anonimo”, sperando nella salvezza in extremis.
«No, vogliamo stare a contatto con la linea e poi tutto può succedere. Non vogliamo trovarci a metà stagione già condannati ai playout. Abbiamo fame e ognuno rema nella stessa direzione, prendiamo anche esempio da quanto ha fatto l’Ambrì lo scorso anno. Non puntiamo tutto sul talento, ma lavoreremo duro. Proprio come hanno fatto i biancoblù».

E a proposito di Ambrì... come l’hai visto?
«Ovviamente hanno perso Kubalik, Top Scorer delle Lega e uomo da 63 punti che non hanno più in squadra. Resta un gruppo che combatte sempre fino all’ultimo secondo. Con la CHL e la Spengler avranno una stagione lunga e difficile, ma hanno tanta grinta e voglia di lottare. Sin qui non ha ottenuto punti, ma potrà certamente dire la sua».

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