Andy Näser si è espresso a proposito dell'estremo difensore 18enne del settore giovanile bianconero. Il suo nome è già stato "accostato" alla NHL
LUGANO - Il Lugano può vantare nel proprio settore giovanile un estremo difensore di tutto rispetto: Davide Fadani.
Il 18enne è italiano, ma milita da quattro anni nel vivaio bianconero. A partire dal campionato 2020/2021 – momento in cui avrà terminato la quinta stagione sul territorio elvetico – potrà quindi beneficiare di una licenza svizzera. Il portiere avrà di conseguenza la possibilità di essere schierato in National League senza prendere il posto a nessuno straniero di movimento.
In questa stagione Fadani ha disputato due Mondiali – con la Under 18 e la Under 20 del suo paese – e occupa la 12esima posizione della speciale classifica riguardante i giovani portieri europei più promettenti. Il ragazzo potrebbe addirittura ricevere l'onore di essere selezionato al prossimo draft di NHL (21-22 giugno). «Fadani è un giovane di assoluto talento», è intervenuto il vice-presidente del Lugano Andy Näser. «Fra i pali è sicuro e lavora sempre duramente. Quest'anno ha disputato un ottimo campionato con gli Juniori Elites e siamo ovviamente molto contenti di averlo nella nostra organizzazione. Se continuerà a progredire come ha fatto negli ultimi anni, potrà chiaramente candidarsi come eventuale futuro portiere del Lugano. Attualmente non possiamo ancora puntare su di lui in prima squadra, ma fra un anno avrà l'opportunità di giocare con la licenza svizzera. Vedremo come si svilupperà la situazione».
La società bianconera è comunque ancora alla ricerca di due figure importanti in vista della prossima stagione: un portiere che potrà sostituire degnamente Elvis Merzlikins – partito per la NHL – e un nuovo direttore sportivo al posto di Roland Habisreutinger. «Questi due aspetti non sono necessariamente legati fra di loro. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per il ds, mentre abbiamo più necessità per quanto riguarda il portiere. È possibile che nei prossimi giorni ne sapremo di più. Abbiamo delle idee in testa – sia sul fronte svizzero sia su quello straniero – e stiamo facendo le nostre valutazioni. Dobbiamo capire quali operazioni potranno concretizzarsi, ma è oggettivamente ancora troppo presto per dare delle informazioni più chiare».