I playoff dei bianconeri sono durati solo quattro partite. Decisivo, per l'eliminazione, il 4-5 subito alla Cornèr Arena in gara-4
LUGANO – Caduto 4-5 in gara-4, beffato da un gol di Flynn dopo 96', il Lugano ha già chiuso la sua stagione: in semifinale va lo Zugo, che ha vinto la serie 4-0.
Tre sconfitte nelle prime tre sfide non lasciavano molta scelta ai bianconeri che, per non concludere la loro annata prima dell'arrivo della primavera, alla Cornèr Arena avevano un solo risultato a disposizione.
E proprio nella speranza di trovare quella vittoria che avrebbe mantenuto vivo il quarto di finale, ma anche ricaricato il serbatoio della sicurezza, i ticinesi hanno cominciato il match a tutta. Hanno immediatamente sprintato, sperando di sorprendere un avversario dimostratosi intrattabile nell'ultima settimana. La voglia messa sul ghiaccio ha velocemente premiato la truppa di Greg Ireland, ritrovatasi avanti dopo nemmeno 5', spinta in alto dal “solito” Greg Hofmann. Sorpreso, lo Zugo ha sbandato. Ha rischiato ancora per mano di Hofmann e Sannitz e ha faticato a presentarsi con continuità dalle parti di Merzlikins. Le tante interruzioni (otto penalità, compreso un 2'+2' a Walker), lo hanno in ogni caso aiutato a superare indenne il primo parziale. Dalla pausa i Tori sono ritornati rinfrancati, più sereni e pronti. E soprattutto cinici. In powerplay, al 21'16”, hanno infatti trovato il punto che ha rimesso in equilibrio la partita e fatto traballare i bianconeri. Ripresi, Chiesa e soci non si sono tuttavia dati per vinti, provando nuovamente ad aumentare il ritmo per riprendere in mano le redini dell'incontro. Si sono fatti preferire, hanno sfruttato un powerplay per mettere il naso avanti con Lapierre (28'), ma poi hanno fallito l'allungo. E gli ospiti non li hanno perdonati. In 58”, tra il 34' e il 35', i ragazzi di Dan Tagnes hanno infatti operato il pesantissimo sorpasso con Everberg e Leuenberger.
Ticinesi alla frutta? Non proprio. Con la forza della disperazione, ma anche tanta qualità, il Lugano ha infatti risalito la corrente. Prima Haapala (48') e in seguito Loeffel (53'), hanno firmato l'insperato sorpasso. Insperato e... brevissimo. Appena 24” dopo il punto del 4-3, Albrecht ha certificato il nuovo equilibrio. Tra erroracci e penalità non sfruttate, l'incontro è scivolato veloce e vibrante fino al 60' e poi anche oltre. Per decidere l'incrocio ci si è infatti dovuti rivolgere all'overtime. Non uno, sarebbe stato troppo comodo. Ben due. Quasi completi. Prima della rete del 4-5, che ha sancito la sconfitta dei sottocenerini, si è però fatto in tempo a soffrire per l'enorme pressione portata dai Tori, a scuotere il capo per l'evanescente powerplay dei padroni di casa e a mugugnare per qualche chiamata dubbia dei fischietti. Poi però Flynn, al 95'33”, ha chiuso i conti, mandando in archivio la disgraziatissima stagione del Lugano.
LUGANO-ZUGO 4-5ds (1-0, 1-3, 2-1, 0-1)
Reti: 4'35” Hofmann (Haapala) 1-0; 21'16” Roe 1-1; 27'38” Lapierre (Fazzini) 2-1; 33'13” Everberg (Roe) 2-2; 34'11” Leuenberger (Albrecht, McIntyre) 2-3; 47'58” Haapala 3-3; 52'34” Loeffel 4-3; 52'58” Albrecht 4-4; 95'33” Flynn 4-5.
LUGANO: Merzlikins; Chorney, Chiesa; Wellinger, Loeffel; Vauclair, Ulmer; Ronchetti; Hofmann, Sannitz, Haapala; Walker, Lajunen, Bürgler; Jörg, Lapierre, Bertaggia; Romanenghi, Morini, Fazzini; Reuille.
Penalità: Lugano 11x2'; Zugo 12x2'+10'.
Note: Cornèr Arena, 7'200 spettatori. Arbitri: Lemelin, Dipietro, Wüst, Progin.