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HCAP - L'ANALISIAmbrì, lampi e carenze: nel 2018 prosegue la "caccia" alla continuità

24.12.17 - 22:14
Alti e bassi per la truppa biancoblù anche nelle ultime fatiche dell'anno solare. Coach Cereda ha le idee chiare, ma il lavoro di certo non manca
TiPress
Ambrì, lampi e carenze: nel 2018 prosegue la "caccia" alla continuità
Alti e bassi per la truppa biancoblù anche nelle ultime fatiche dell'anno solare. Coach Cereda ha le idee chiare, ma il lavoro di certo non manca
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AMBRÌ - Una settimana intensa caratterizzata dai duelli con Ginevra, Friborgo e Davos ha chiuso il 2017 dell'Ambrì, iniziato tra tante fatiche e seguito (da aprile in poi) dai molti cambiamenti che lo hanno fatto diventare per tutti l'anno I del nuovo corso biancoblù, contraddistinto da un "ritorno alle origini" e il riavvicinamento concreto al territorio. La strada è tracciata, le parole si sono tramutate in fatti con una rosa più giovane e la volontà di (continuare) ad inserire tasselli soprattutto ticinesi nel nuovo "puzzle" leventinese (da ultimi Manuele Celio come Direttore del Settore Giovanile e, per il prossimo campionato, il difensore Samuel Guerra).

Restando alla stretta attualità e a quanto visto in pista in questa settimana, la banda Cereda ha raccolto 3 punti tra alti e bassi, confermando una volta di più la necessità di trovare maggior continuità nel 2018. Perso 4-2 tra leggerezze ed errori individuali il match giocato a Les Vernets contro le Aquile - formazione in netta crescita e capace di vincere 8 delle ultime 9 partite -, i sopracenerini hanno lottato con le unghie e con i denti alla BCF Arena ribaltando i Dragoni in extremis. Sotto di due reti al 40', Kostner (autore di una splendida doppietta) e compagni hanno trovato la forza e colpi giusti per acciuffare i burgundi e affondarli con Lhotak quando all'overtime mancavano una manciata di secondi (4-5).

Adrenalina, energia pura, un'iniezione di fiducia: tutti ottimi presupposti in vista dell'ultima fatica dell'anno solare contro il Davos... e invece alla Valascia a sorridere è stato il solito Del Curto. Colpiti in avvio come tante (troppe) volte in questa stagione - male che andrà curato -, i biancoblù hanno riorganizzato le idee e superato il momento di maggior difficoltà andando poi a caccia del pareggio, ma a trovare la via del gol sono stati ancora e solo i grigionesi con il cecchino Little e il nuovo arrivato Brandon Buck. 3-0, 3 punti al Davos e Ambrì fermo a quota 37 in classifica, - 12 dal Friborgo (ottavo).

A livello di singoli, viste le assenze forzate di Plastino ed Emmerton, in queste ultime uscite ha ritrovato spazio nel line-up lo statunitense Jeff Taffe. Il 36enne, contrariamente ad altre occasioni, si è fatto trovare pronto e ha fornito delle buone prestazioni sfornando diversi assist pregevoli (vedasi le reti di D'Agostini e Trisconi a Friborgo), sfiorando anche il gol in alcuni frangenti. Taffe ha dimostrato professionalità e la volontà di continuare ad aiutare questo gruppo: la speranza è di ritrovarlo almeno su questi livelli anche dopo le festività.

La sconfitta interna con i gialloblù - l'ottava nelle ultime dieci partite -, ha comunque confermato che questo Ambrì dovrà ancora rimboccarsi le maniche e lavorare duro, seguire ciecamente il diktat di Cereda e trovare continuità. I buoni propositi per il 2018 sono chiari come le idee del coach: l'Ambrì dovrà "imparare" a scendere in pista ogni volta con la giusta attitudine e mentalità, giocando 60' con la propria identità ed eliminando il più possibile i cali di tensione che di tanto in tanto spianano la strada ai rivali. L'obiettivo dichiarato e più volte confermato dalla società e dall'allenatore è (e resta) la salvezza: ora la sosta, un po' di meritato riposo per ricaricare le batterie, poi tutti al lavoro per raggiungere - si spera molto serenamente - il traguardo fissato.

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COMMENTI
 

Gus 6 anni fa su tio
Paradossalmente ho più paura quest'anno che l'anno scorso
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