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HCAP/HCLAmbrì e Lugano, quante emozioni tra lampi e incertezze

27.11.17 - 07:01
Alti, bassi e duelli avvincenti: il weekend, chiusosi con il derby vinto dai bianconeri, ha portato 3 punti a testa nelle “casse” di biancoblù e bianconeri
TiPress
Ambrì e Lugano, quante emozioni tra lampi e incertezze
Alti, bassi e duelli avvincenti: il weekend, chiusosi con il derby vinto dai bianconeri, ha portato 3 punti a testa nelle “casse” di biancoblù e bianconeri
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AMBRÌ/LUGANO - Incerta e imprevedibile, la regular season 2017/18 si sta rivelando davvero entusiasmante. Tra colpi esterni (10 nelle 11 partite del weekend...), sorprese e scossoni - Losanna, Kloten e Bienne hanno già optato per un cambio in panchina -, gli appassionati non si stanno di certo annoiando. Escluso il Berna, corazzata protagonista fin qui di un cammino in versione rullo compressore, le altre 11 squadre - mettiamoci pure gli Aviatori, più attardati ma in cerca di nuove soluzioni con coach Schläpfer -, si stanno dando vera battaglia. Non fanno eccezione Ambrì e Lugano, che dopo l'antipasto di venerdì - vittoria “d'altri tempi” per i biancoblù a Davos, ko interno dei bianconeri contro i Tori -, si sono fronteggiati alla Valascia nel quarto derby stagionale. A sorridere, per la terza volta consecutiva, sono stati gli uomini di Ireland, più solidi, equilibrati, concreti e sorretti da un sontuoso Merzlikins. 

Paga dazio l'Ambrì, che dopo i sette schiaffi rifilati ai grigionesi - nel segno di un Kubalik spumeggiante (2 gol e 2 assist) -, ha steccato l'entrata in materia nella stracantonale, sentendo troppo la pressione e pungendo solo a tratti nonostante i 39 tiri scagliati verso la porta avversaria. Eccellenti alla Vaillant Arena, con 60' di grande intensità e qualità, i leventinesi non hanno saputo confermarsi contro i cugini seguendo solo a tratti il diktat di Cereda. Troppi duelli persi, troppe leggerezze e incertezze - come nel caso del pesante 2-0 firmato Cunti - hanno dato vita al 4-1 finale che ha meritatamente premiato il Lugano.

Ottavi al giro di boa del campionato - giù il cappello per quanto raccolto fin qui -, i biancoblù stanno convincendo nell'anno I del loro nuovo corso, ma il lavoro di certo non manca. Grinta, tanta umiltà e nessuna distrazione: Cereda tiene tutti sull'attenti e già da domani - in casa col Ginevra - sarà importante tornare a macinare punti. 

E il Lugano? Giunto alla Valascia dopo 3 stop filati e con alcune assenze di peso in difesa - out Vauclair, Wellinger e Ulmer, richiamati da Biasca Matewa e Kparghai -, si è fatto trovare pronto all'appuntamento più importante. Scesi in pista con la giusta intensità e attitudine, Hofmann&Co hanno saputo reagire colpendo l'Ambrì nei momenti cruciali. Pronti a sacrificarsi e “proteggere” Merzlikins - tanti i tiri bloccati -, i bianconeri hanno dimostrato grande sostanza e lucidità, qualità indispensabili per uscire da un momento non proprio brillantissimo. Tornati a correre, i sottocenerini si trovano al secondo posto in coabitazione con Friborgo e Zurigo e domani il calendario “dice” Davos.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Se i bianconeri del pallone, segnassero alla stessa stregua di quelli del disco su ghiaccio....
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