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HCL«Il 2-0 nella serie non cambia nulla: questo è il modo giusto di giocare»

06.03.16 - 11:45
Alessandro Chiesa, grande ex della sfida che oppone il Lugano allo Zugo, rimane concentrato in vista di gara-3: «Siamo quadrati e belli tosti»
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«Il 2-0 nella serie non cambia nulla: questo è il modo giusto di giocare»
Alessandro Chiesa, grande ex della sfida che oppone il Lugano allo Zugo, rimane concentrato in vista di gara-3: «Siamo quadrati e belli tosti»
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LUGANO - Un Lugano da leccarsi i baffi, un Lugano da spellarsi le mani, un Lugano che pare del tutto diverso e rinvigorito rispetto a quello “ammirato” nel mese di febbraio; il 2-0 conquistato fin qui nella serie dei quarti di finale contro lo Zugo potrebbe permettere ai ragazzi di Shedden di sognare in grande, ma tutto ciò potrebbe anche diventare controproducente e allora, saggio com’è, Alessandro Chiesa non vuole mettere il carro davanti ai buoi.

«Fin qui siamo stati bravi a mantenere, su tutto l’arco delle due sfide, il nostro game plan - ha esordito il numero 27 bianconero - Sappiamo che lo Zugo è una squadra molto pericolosa in attacco, quindi ci stiamo sacrificando tutti anche in fase difensiva. Forse durante la stagione non siamo stati perfetti sotto quest’aspetto, ne abbiamo parlato e discusso spesso, ma fino ad ora sta funzionando tutto perfettamente ed è questa la chiave della serie».

Sia in gara-1 che in gara-2 il Lugano ha adottato una strategia molto chiara, ovvero quella di chiudersi bene davanti a Merzlikins, senza correre troppi rischi anche in fase di attacco, per poi ripartire e pungere. Le reti di Bertaggia alla Bossad Arena, l’1-1 di Martensson di sabato e il provvisorio 2-1 di Brunner sono tutti nati così… «È quasi così (ride, ndr). Per giocarci le nostre chances non dobbiamo mai perdere la testa, dobbiamo lottare su ogni disco e dare il tutto per tutto quando difendiamo; con le qualità che abbiamo in attacco sappiamo che possiamo far male da un momento all’altro, ma nei playoff è troppo determinante non subire tanti gol. Ne abbiamo incassati tre in due partite e non penso sia un caso se siamo sul 2-0...», ha spiegato.

Paragonare questo Lugano a quello dell’anno scorso che si arrese in gara-6 contro il Ginevra risulta difficile se non impossibile, e ingiusto, ma è anche vero che i bianconeri per ora sembrano molto più maturi, cattivi e consci delle proprie potenzialità. Un Klasen che lotta alla balaustra, che recupera, usando il fisico (!), dischi su dischi la scorsa stagione era un’utopia anche solo sognarlo… «È anche vero che giochiamo due tipi di hockey diversi - ha continuato Chiesa - Alcuni arrivi, come quelli di Furrer e di Lapierre, inoltre ci possono dare quell’esperienza, quella fisicità e quella carica in più che ci potrebbero davvero aiutare».

Martedì si tornerà alla Bossard Arena; il Lugano ci arriverà forte del 2-0 ottenuto fin qui, mentre lo Zugo sa benissimo che i margini di errore sono davvero ridotti al minimo. L’ennesimo passo falso da parte dei Tori potrebbe costare caro, ma Chiesa non vuole correre troppo: «Non abbiamo ancora fatto nulla, questo è chiaro! Anche se fino ad ora siamo stati davvero bravi; siamo andati sotto in gara-2 ma abbiamo continuato a seguire i nostri dettami di gioco e ci siamo imposti. Dovremo continuare così anche martedì, senza aprirci troppo; mi attendo una sfida fisica, maschia come quelle che abbiamo disputato fino ad ora e non dovremo cadere nelle loro provocazioni!», ha concluso.

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