Lo Stadio di San Pietroburgo ospiterà questa sera la sfida fra Svizzera e Spagna (ore 18).
Articolo redatto da Giorgia Cimma Sommaruga.
Costruito di recente, sulle ceneri del vecchio stadio Petrovskij, i nuovi lavori dello Stadio di San Pietroburgo sono iniziati nel 2007, prima dell’assegnazione del Mondiale alla Russia. Con la sua inaugurazione è iniziato anche il dibattito sul suo nome. Non tutti sanno che a causa di una disputa tra grandi nomi del business russo, tutt’ora questo magnifico esempio di architettura è senza nome.
Il presidente della squadra di calcio dello Zenit San Pietroburgo annunciò nel 2009 che si sarebbe chiamato come il team di casa, Zenit Arena. Intervenne però Gazprom, la più grande società di gas e olio della Russia, dichiarando ai giornalisti che si sarebbe chiamato Gazprom Arena.
Peccato che l’azienda non ha mai mantenuto la promessa e quindi lo stadio che ospiterà la Svizzera per la sfida con la Spagna, rimane tutt’ora senza nome. Con la moderna forma di una navicella spaziale, l’arena di San Pietroburgo è stata ideata dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa, già progettista del Toyota Stadium di Toyota in Giappone.
Quello di San Pietroburgo ha una capienza di 68 mila persone, la sua location è una delle più suggestive di quelle proposte per gli Europei 2021: si trova sulla punta di un’isola e l’effetto scenico è spettacolare.
La prima ventata di normalità per questo palcoscenico del calcio è arrivata nel mese di aprile 2021, quando, con il permesso delle autorità competenti in Russia, lo Zenit ha radunato più di 20.000 tifosi per farli assistere alla partita contro il Khimik. Come confermato delle autorità preposte, la maggior parte dei partecipanti aveva già ricevuto una dose del vaccino.
Non rimane altro che sperare che questi sprazzi di normalità si verifichino sempre più spesso, soprattutto in occasione del quarto di finale che oppone la Svizzera alla Spagna, quando i rossocrociati si sentiranno più motivati dal tifo dei propri connazionali presenti a San Pietroburgo.