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L’OSPITE - ARNO ROSSINI«Svizzera battuta alla prima? Si va a casa»

09.06.21 - 11:00
Arno Rossini: «Passiamo il turno. Le favorite? Italia, Francia e Belgio su tutte»
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«Svizzera battuta alla prima? Si va a casa»
Arno Rossini: «Passiamo il turno. Le favorite? Italia, Francia e Belgio su tutte»
Il Portogallo si qualificherà solo se Ronaldo farà il Ronaldo.
SPORT: Risultati e classifiche

ROMA - Un paio di giorni, a seconda di quando leggerete questo articolo, e l’Europeo avrà finalmente inizio.

“Finalmente”, perché nulla come una grande manifestazione, racchiusa in un tempo ristretto, sa alimentare la passione verso la propria Nazionale. 

“Finalmente”, perché dopo il digiuno obbligato di dodici mesi fa, Euro2020 ha anche il sapore - dolcissimo - della libertà. O forse è meglio scrivere della “liberazione”. Da una pandemia che sembra adesso poter essere controllata, ovviamente.

Significati “collaterali” a parte, gli appassionati non vedono l’ora di tuffarsi nel campionato soprattutto perché con esso possono respirare a pieni polmoni un mese di calcio ad altissimi livelli.

«C’è grande attesa, è vero - è intervenuto Arno Rossini - ci sono curiosità e voglia di regalarsi momenti piacevoli dopo un anno e mezzo molto difficile per tanti. Siamo pronti».

Il divertimento è assicurato. Guardando al campo però, cosa accadrà?
«Volete un pronostico?».

Scommettiamo i soliti due franchi, ma andiamo con ordine, partiamo con il Gruppo A, quello di Italia, Svizzera, Turchia e Galles.
«Io credo che, insieme con Francia e Belgio, gli Azzurri siano i grandi favoriti per il successo finale. Hanno fame dopo la delusione del 2018, per un po’ giocheranno in casa, hanno una buonissima squadra, hanno una guida tecnica sicura... sarà davvero difficile riuscire a sorprenderli».

Hanno un gioco molto “proficuo”.
«Non giocano da Italia, e per questo sono ancora più interessanti e difficili da fermare. Personalmente sono innamorato di Barella: con lui lì in mezzo sembra di vedere il Brasile, non gli Azzurri. E non c’è Zaniolo, altrimenti sarebbero stati per me i grandi favoriti».

L’Italia, dunque, non avrà problemi a passare il turno. Ma chi l’accompagnerà?
«Sono fiducioso, dico Svizzera. Però è imperativo partire bene. Sabato, contro il Galles, non dovranno essere commessi errori». 

Fare punti sarà obbligatorio?
«No, servirà vincere. Senza il risultato pieno tutto diventerebbe infatti molto più pericoloso. Nel calcio può succedere di tutto, è vero; ma tenete conto che nel secondo match la selezione rossocrociata giocherà a Roma contro l’Italia - e per me sarà durissima - e poi avrà lo scontro diretto con la Turchia. Arrivare a quella partita con due risultati su tre a disposizione sarà fondamentale».

Si può sempre chiudere con un successo.
«Certo, ma il gruppo turco è tosto, esperto, difficile da affrontare. Se davvero quei giocatori si mettono in testa di inseguire un obiettivo comune, diventano più competitivi. Meglio evitare di arrivare a quella sfida con l’acqua alla gola». 

Hai parlato di una vittoria necessaria con il Galles. Se arrivasse “solo” un pari?
«La strada sarebbe poi totalmente in salita».

I risultati possibili sono tre.
«Una sconfitta? Si va a casa».

Andiamo avanti: nel Gruppo B ci sono Belgio, Danimarca, Finlandia e Russia.
«Il Belgio passerà senza alcun dubbio. Ha giocatori che hanno maturato esperienza internazionale con i loro club, un selezionatore esperto e che da tempo sta lavorando su un progetto definito e una Federazione che ha fatto investimenti importanti».

È il momento di raccogliere i frutti di quanto seminato?
«Sì, per forza, anche perché senza risultati a Bruxelles potrebbero rivedere la loro politica relativa allo sport professionistico e ai Settori giovanili. Potrebbero cominciare a tagliare i fondi». 

Oltre ai Diavoli i Rossi?
«La Danimarca mi convince più della Russia».

Nel Gruppo C si sfideranno Austria, Olanda, Macedonia e Ucraina.
«La Macedonia ha entusiasmo ma non elementi di spicco, l’Austria è quadrata ma senza guizzi. Dico Olanda, ovviamente, e Ucraina».

Gruppo D: Croazia, Repubblica Ceca, Inghilterra e Scozia.
«Sicuramente l’Inghilterra, che da un po’ ha smesso di giocare solo con i lanci lunghi, e poi la Croazia. I britannici sono pericolosi ma un po’ prevedibili, quindi dopo il primo turno non credo possano fare molta strada. I croati invece… dipende tutto da loro. Se hanno voglia e testa possono fare molta, molta, strada».

Nel Gruppo E la qualificazione se la giocheranno Polonia, Slovacchia, Spagna e Svezia.
«La Polonia ha Lewandowski e poco altro: non passerà. Andranno avanti la Spagna, anche se è nel bel mezzo di un ricambio generazionale, e la Svezia».

Che non avrà Ibrahimovic. Ma forse è un bene.
«Non so, io credo che Ibra sia sempre meglio averlo a disposizione. Magari la sua assenza stimolerà qualche compagno a dare di più. Gli scandinavi hanno un selezionatore molto bravo (Janne Andersson, ndr), daranno fastidio».

Chiudiamo con il gruppo F, quello di ferro: Francia, Germania, Portogallo e Ungheria.
«L’Ungheria non passerà. Questo mi sento di poterlo assicurare. Poi è difficile. Sto ovviamente con la Francia, squadra fortissima ed espertissima. Chi altri può puntare, in attacco, su giocatori del calibro di Griezmann, Mbappé e del rientrante Benzema (infortunio con la Bulgaria permettendo)? Pensate che uno come Giroud farà la riserva… E nelle altre zone del campo la musica non cambia. I Bleus sono forti, forti: potrebbero riuscire a bissare il Mondiale 2018». 

Poi, Germania o Portogallo?
«Difficilissimo scegliere. Credo la Germania, per la sua compattezza e abitudine a giocare manifestazioni del genere. I tedeschi sanno perfettamente cosa fare e come farlo al meglio. E non pagheranno neppure l’ultima recita di Löw».

Il Portogallo ha CR7…
«Il girone si deciderà nello scontro diretto, credo. Se in quella partita Cristiano Ronaldo farà il Cristiano Ronaldo, se cioè giocherà ai livelli toccati contro la Spagna al Mondiale (quando fece tripletta), allora i lusitani avranno la possibilità di passare il turno».

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