FCL«Il Sion è squadra vera, che ha trovato coraggio ed entusiasmo»

LUGANO - Reduce dallo 0-0 allo Stade de Genève - ottavo pareggio del suo 2023 -, il Lugano si prepara al match di Cornaredo col SIon. Delicata la sfida contro i vallesani di Bettoni, in risalita grazie ai 7 punti raccolti nelle ultime tre giornate.

Con otto partite ancora da disputare, i bianconeri sono attualmente quarti a quota 37, mentre i biancorossi penultimi con 30. Facile capire quanto sia importante la posta in palio domenica alle 16.30, in quella che sarà la prima di tre partite toste e ravvicinate (mercoledì ci sarà poi il San Gallo, sabato prossimo il GC).

«Ora il nostro focus è sul Sion e conta solo vincere, non pensiamo ad altro se non a gestire un po’ le forze di chi rientra - esordisce Mattia Croci-Torti, che potrà nuovamente contare su Hajdari e Valenzuela, mentre restano indisponibili Mai e Mahou - Prima abbiamo avuto 4 partite in 13 giorni e non ne siamo uscite con le ossa rotte, anche se mi brucia ancora la sconfitta del Letzigrund col GC».

Di solito dici che sono partite che “volete vincere". Questa, vista l’importanza, è una di quelle che “dovete vincere”?

«No, le vogliamo vincere tutte. La classifica è corta e siamo tutte lì. Siamo dietro al Servette che abbiamo appena battuto in Coppa e per loro è stata una tragedia. Noi in finale ci siamo, le altre no. Ci giochiamo ancora due obiettivi ed è un grande valore aggiunto. Ci restano otto gare di campionato e in questo rush finale vogliamo fare più punti possibili. Settimana scorsa sapevo che eravamo un po’ scarichi e tornare da Ginevra con un pari è stato importante. Ora abbiamo lavorato bene e non ci sono scuse. Domenica vogliamo vincere».

Col Sion, nel 2023, avete ottenuto due vittorie (una in Coppa) e un pareggio. Col nuovo mister vi aspettate una squadra diversa?

«Sono una squadra completamente diversa anche se gli uomini sono sempre quelli. Avevano già ottimi giocatori. Magari non avevano trovato l’alchimia, ma la rosa è ottima. Pensiamo solo a Cyprien e Balotelli. Nelle ultime due partite hanno fatto 6 punti fuori casa giocando “male”: questo vuol dire che hanno dei valori e iniziano a fare risultati. Sappiamo che sono una squadra vera, che ha trovato coraggio ed entusiasmo.

Col Servette, davanti, avete fatto molta fatica. Celar e Babic come stanno?

«Non dovrebbero esserci. Babic cerchiamo di recuperarlo ma resta in forse, mentre Celar ha ripreso oggi a lavorare con la squadra. Starà a me capire le sensazioni dei giocatori e se prenderci dei rischi».

Domanda “provocatoria”. Dal Winterthur, ultimo, avete solo 8 punti di margine. È tornato il momento di guardarsi anche alle spalle?

«La verità è che ho sempre guardato anche dietro. Il Winterthur ci ha battuto e so che squadra è. So anche chi sono i giocatori del SIon e che lo Zurigo sono i campioni in carica. Qui nessuno si è preso le vacanze. Abbiamo obiettivi più alti, ma arroganza non ce n’è. Sappiamo di dover fare punti perché conosciamo la difficoltà del campionato e il valore degli avversari. In Super si vedono tanti pareggi perché non ci sono squadre materasso e a volte c’è timore. Oltre che tanto equilibrio. Io ho una squadra sul pezzo e che perde poco. Dobbiamo solo iniziare a vincere di più».