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COPPA SVIZZERA«Dovremo essere bravi a ostacolarli fisicamente, mentalmente e tatticamente»

04.04.23 - 17:10
Mister Croci-Torti: «Dobbiamo accettare di doverci anche difendere, non possiamo pensare di andare a Ginevra a dominare la partita».
keystone-sda.ch (MICHAEL BUHOLZER)
«Dovremo essere bravi a ostacolarli fisicamente, mentalmente e tatticamente»
Mister Croci-Torti: «Dobbiamo accettare di doverci anche difendere, non possiamo pensare di andare a Ginevra a dominare la partita».
Il Lugano affila gli artigli in vista della semifinale: «Il Servette ha tutto da perdere. Noi vogliamo confermarci, tornare a Berna e alzare la voce ancora di più su tutta la Svizzera». Mattia Bottani: «La Coppa è un viaggio straordinario. Ho la stessa identica fame dello scorso anno».
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GINEVRA - Giornata di vigilia in casa Lugano. I ticinesi, detentori del trofeo, sono attesi dalla trasferta di Ginevra, dove domani si giocheranno coi granata di Alain Geiger il pass per la finalissima della Coppa Svizzera (ore 20.15).

Una sfida incandescente, con i precedenti che sorridono ai bianconeri, imbattuti allo Stade de Genève dal 2015. Negli ultimi 15 scontri diretti il Servette ha vinto una sola volta… 
«Sicuramente questa è una statistica a nostro favore, ma in queste partite non ce n’è mai stata una di Coppa - sottolinea in conferenza stampa mister Croci-Torti - Loro sanno che riusciamo spesso a metterli in difficoltà e non dormiranno sonni così tranquilli. Le statistiche ci dicono anche che sono gare molto aperte, dove le squadre non pensano troppo a difendersi. Sono sicuro che anche domani ci saranno tante emozioni».

Il Lugano ha già dimostrato più volte di saper cambiare pelle di partita in partita e pure durante i 90’. Possibile che vi temano e non sappiano bene cosa aspettarsi?
«Anche il Servette sa cambiare modulo e fare tante cose differenti. Con Mbabu giocano in modo completamente diverso. Noi sappiamo che, di base, la loro idea è cercare di giocare la palla. Ci sono tanti giocatori con personalità, a cui non piace nascondersi. Noi dovremo essere bravi a ostacolarli fisicamente, mentalmente e tatticamente. Poi abbiamo qualità sufficienti per vincere la partita».

Chi è la favorita?
«Non credo ci sia una vera favorita. Sono però convinto che loro hanno una forte pressione. Vogliono vincere a tutti i costi e Geiger sta vivendo l’ultima stagione su quella panchina (poi arriverà René Weiler, ndr). Non vincono la Coppa dal 2001 e l’ultima semifinale in casa l’hanno persa col San Gallo. Ho rispetto per Geiger, ma paura no. Noi ci siamo passati lo scorso anno. Perdere in casa col Lucerna sarebbe stato un fallimento. Ora sono loro in questa situazione e hanno tutto da perdere. La pressione crea dinamiche mentali differenti. Lì dovremo essere bravi a colpirli. Noi sappiamo giocare queste partite e anche a Sion ci siamo riusciti».

Voi arrivate a Ginevra da campioni in carica. Che partita aspettarsi?
«Le emozioni vissute lo scorso anno ci tolgono un po’ di pressione. Questo però non vuol dire che non cercheremo di vincere a tutti i costi. Loro stanno vivendo dinamiche differenti con la partenza di Geiger sullo sfondo, nonostante il secondo posto in classifica. Non possiamo pensare di andare a Ginevra a dominare la partita. L’inizio sarà sicuramente difficile e dovremo essere bravi anche a difenderci. Dobbiamo accettare di doverlo fare nei momenti in cui gestiranno la palla, per poi essere bravi ad accelerare e colpire».

Loro arrivano al match dopo una bella vittoria con l’YB, voi dalla sconfitta col GC. Cambia qualcosa?
«Perdere al Letzigrund ci ha resi nervosi e lasciato tanto amaro in bocca perché dovevamo almeno pareggiare, ma non ci ha destabilizzato. Abbiamo fatto la partita che volevamo, ma sono mancate le reti. Non arriviamo abbattuti. Ci sono state tante cose positive».

Come stanno Bottani e Aliseda?
«Aliseda col GC l’ho gestito perché so che domani sulla sua fascia avrà un avversario come Mbabu… Per Bottani la situazione è differente. Ha fatto di tutto per esserci a Zurigo ed è bellissimo averlo anche qua. Volendo venire a tutti i costi ha dimostrato una volta di più quanto sia importante la Coppa. Evidentemente non ha i 90’ nelle gambe e non posso rischiarlo dal 1’, ma averlo in panchina è un’arma che spero possa rivelarsi letale».

A Ginevra hanno definito questa sfida come il match del decennio. Nelle interviste sono già proiettati anche sulla possibile finale…
«Hanno detto che è stato un buon sorteggio ed è opinabile. Sicuramente era meglio evitare YB e Basilea fuori casa, ma non so se sia stato un bene parlarne. Questo non farà altro che caricare la mia squadra. Sappiamo che non sarà una passeggiata e ci servirà un’impresa. Però sarà una partita da uomini veri. Noi in questo periodo siamo cresciuti a livello di personalità e sono conscio che il mio gruppo è fatto di uomini veri. Non vediamo l’ora di dimostrarlo domani sera. Per noi tornare ancora una volta a Berna per una finale sarebbe di vitale importanza. Vogliamo confermarci, far vedere che ci siamo e alzare la voce ancora di più su tutta la Svizzera. Si dice che l’appetito vien mangiando ed è proprio così…».

L’ultima volta che il Servette è stato sconfitto in Coppa da una ticinese era contro il Malcantone-Agno. In campo c’era proprio Croci-Torti, che per l’occasione aveva dei capelli rosso/viola. Sei disposto a rifarli se dovessi rivincere la Coppa?
«Dovrei chiedere alle mie figlie, ma se è un fioretto che devo fare con voi… lo faccio senza problemi (ride, ndr)».

Ultimissime battute con Mattia Bottani, tra i protagonisti del trionfo della scorsa annata. Avere il trofeo del 2022 in bacheca potrebbe influire sulla fame del gruppo?
«Assolutamente no. Personalmente ho la stessa identica fame dell’anno scorso. La Coppa è un viaggio straordinario e vogliamo rivivere quelle emozioni. Voglio la terza finale, sarebbe un grandissimo traguardo».

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