Questa sera i bianconeri scenderanno in campo a Netanya per il ritorno del terzo turno di qualificazione alla Conference
Senza diversi titolari, il compito si annuncia complicatissimo
NETANYA - La trasferta in Israele non è certo nata sotto una buona stella. Le tensioni attorno alla Striscia di Gaza hanno reso turbolenta la vigilia del Lugano, alla fine costretto a intraprendere la trasferta dopo aver comunque ricevuto tutte le rassicurazioni del caso. La sfida di oggi valida per il ritorno del terzo turno di qualificazione alla prossima Conference League - dopo ore di consultazione fra Uefa, FCL e federazione israeliana - si disputerà a Netanya, a circa 140 km dal luogo in cui avrebbero dovuto originariamente affrontarsi Beer Sheva e bianconeri.
Ma è anche sotto l’aspetto sportivo che il viaggio verso Israele si deve considerare scomodo: innanzitutto perché la squadra di Mattia Croci-Torti sarà chiamata a ribaltare il 2-0 dell'andata (scaturito a Cornaredo) e poi perché al Netanya Stadium non ci saranno diversi pezzi pregiati della rosa. Oltre ai già noti infortunati non saranno della partita neppure Ziegler, Bottani, Celar e Amoura, i quali - come indicato dalla RSI - sono rimasti a casa. La missione dei ticinesi si preannuncia dunque proibitiva al cospetto di una compagine che già settimana scorsa in riva al Ceresio aveva dimostrato maggior compattezza e una miglior condizione fisica.
Per quanto attiene alle altre due squadre elvetiche, il Basilea - in campo al St. Jakob alle 19 contro i danesi del Brondby - dovrà ribaltare la sconfitta per 1-0 subita all'andata, mentre lo Young Boys al Wankdorf (ore 21) dovrà "semplicemente" gestire la vittoria per 2-0 strappata settimana scorsa in Finlandia contro il KuPS.
"Salendo" in Europa League, lo Zurigo è molto vicino ai playoff: questa sera al Letzigrund (ore 19) i tigurini - che in campionato non hanno ancora segnato il benché minimo gol in quattro gare! - non possono sbagliare dopo il 2-0 conquistato sette giorni fa sul campo dei nordirlandesi del Linfield.