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FCL«Il Crus? Non esistevano tanti giocatori con la sua attitudine»

17.05.22 - 09:00
Raimondo Ponte conosce bene Croci-Torti, poiché l'ha allenato per tre anni: «Ha trasmesso la sua personalità al gruppo».
Tipress, freshfocus
«Il Crus? Non esistevano tanti giocatori con la sua attitudine»
Raimondo Ponte conosce bene Croci-Torti, poiché l'ha allenato per tre anni: «Ha trasmesso la sua personalità al gruppo».
Nella sua carriera il coach 67enne ha conquistato in tre occasioni la Coppa Svizzera, due da calciatore e una da tecnico.
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LUGANO - La sinfonia suonata da Mattia Croci-Torti – capace di trascinare il Lugano alla vittoria in Coppa Svizzera – continua a risuonare nelle menti degli appassionati di calcio.

Prima di domenica scorsa, erano infatti trascorsi ben 29 anni dall'ultimo trofeo vinto dai sottocenerini (1993). «Per il Ticino si tratta di un evento eccezionale, era da molto tempo che questo Cantone non conquistava un trofeo», sono state le parole di Raimondo Ponte, coach del Lugano nel 2012. «Nelle ultime stagioni i bianconeri avevano colto risultati di rilievo e adesso sono finalmente riusciti a raggiungere un traguardo importante. È una grande soddisfazione».

Nella sua carriera il 67enne ha allenato Mattia Croci-Torti, l'attuale tecnico del Lugano, per tre stagioni a Chiasso (2009/2012). «Ogni tanto dovevo frenare il suo entusiasmo. Metteva sempre un grande agonismo in tutto ciò che faceva e scendeva costantemente in campo con il solo pensiero di vincere, anche in allenamento. Osservava ogni dettaglio e se perdeva le partitelle si arrabbiava. Prendeva tutto molto seriamente, anche quando commetteva lui stesso qualche errore. Non esistono tanti giocatori con un'attitudine del genere, ma è proprio questa caratteristica che gli ha permesso di arrivare in alto come allenatore. È sempre stato un uomo spogliatoio e nelle tre stagioni insieme mi ha aiutato molto. È stato in grado di trasmettere la sua personalità al Lugano e i risultati si sono visti. In poco tempo è stato capace di creare qualcosa di fantastico».

Per la società è sicuramente un buon punto di partenza per creare un progetto a lungo termine con lui... «Mattia ha aperto un ciclo e le basi sono buone, ma la dirigenza dovrà aiutarlo con un paio di innesti di peso. Solo così il gruppo potrà continuare in questa direzione e crescere ulteriormente. Il popolo ticinese ha inoltre capito che questa squadra è capace a vincere e sono sicuro che - dopo l'exploit di domenica - i tifosi seguiranno maggiormente la squadra, anche a Cornaredo. La mentalità vista in campo è stata infatti impressionante ed è questo che amano vedere i supporters».

Da segnalare che Ponte ha vinto tre volte la Coppa Svizzera: due da giocatore – con il GC (1983 e 1988) – e una da allenatore dello Zurigo (2000). «Ho sempre provato delle emozioni incredibili e uniche, che non si possono nemmeno spiegare. Per capire certe sensazioni bisogna viverle».

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