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L’OSPITE - ARNO ROSSINI«Inter favorita per lo scudetto: ha già trionfato l'anno scorso, sa come si fa»

27.04.22 - 08:00
«Ibrahimovic? Non ha più 90’ nelle gambe. Milan bravo ma…»
Imago
«Inter favorita per lo scudetto: ha già trionfato l'anno scorso, sa come si fa»
«Ibrahimovic? Non ha più 90’ nelle gambe. Milan bravo ma…»
Arno Rossini: «Leão sorprendente, può diventare uno dei più forti al mondo».
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BOLOGNA - Milan primo con due punti di vantaggio sull'Inter. Almeno finora. Perché oggi, con il recupero che dovranno affrontare i nerazzurri, attesi a Bologna, nella classifica di Serie A la situazione potrebbe ribaltarsi. L’unico fatto certo, nell’Italia pallonara, è che raramente come quest'anno il campionato è stato combattuto. Fino a qualche settimana fa la lotta era addirittura aperta a quattro squadre: alle milanesi si dovevano infatti aggiungere anche Napoli e Juventus, poi staccatisi definitivamente. Ma sul tanto ambito titolo, alla fine, chi metterà le mani?

«L'equilibrio è davvero grande - è intervenuto Arno Rossini - È difficile fare una previsione, anche se io voglio espormi. Dico Inter».

Puntiamo i soliti due franchi?
«Facciamo tre. Quella guidata da Simone Inzaghi è una squadra solida, che gioca bene e che ha saputo superare brillantemente il suo momento difficile. Adesso che sbagliare è vietato ha poi visto tornare in forma alcuni tra i suoi uomini più importanti. Penso a Perisic, penso a Martinez… ragazzi che con le loro qualità riescono a decidere le partite».

Le altre? Il Napoli, la Juve….
«I bianconeri sono usciti dalla volata dopo aver perso lo scontro diretto con l’Inter. I partenopei invece… non so cosa sia successo loro. Qualcosa di inspiegabile. Dopo aver vinto a Bergamo con l'Atalanta sembravano lanciati e invece si sono spenti, infilando risultati negativi. Non so se è un problema di testa o forse, più probabilmente, un limite fisico. Credo che in qualche modo gli impegni di coppa abbiano influito. Quella uscita meglio dalle fatiche continentali è stata proprio l’Inter, che non per caso è lì davanti». 

Rimane, appunto, il Milan.
«Squadra che propone un grande gioco. Sapete chi mi hai impressionato di più tra i rossoneri? Rafael Leão. Mostrava già grandi doti negli anni scorsi ma ora è davvero cresciuto tanto. Riesce a combinare velocità, tecnica e fisico. E poi ha un grande “spunto”. Se continuerà a lavorare e progredire diventerà uno dei giocatori più forti al mondo».

Non “vede” troppo la porta però.
«Non è un cannoniere di razza e deve migliorare nell'ultimo passaggio, ma le potenzialità sono enormi».

Al momento la lotta tra Inter e Milan è serrata; continuerà così fino alla fine?
«A questo punto non credo che una squadra tra le due abbia la forza e la possibilità di staccare l’altra. Vincerà chi commetterà meno errori, chi saprà meglio reggere la pressione. Anche per questo preferisco l’Inter: ha già trionfato l'anno scorso, sa come si fa».

Nella scorsa stagione i nerazzurri non fecero tuttavia una volata: vinsero con un ampio margine sui rivali…
«Questo è vero. Ma da allora hanno comunque acquisito quella sicurezza che solo le vittorie sanno dare. E poi, permettetemi, forse non giocano bene come cugini - anche se le loro trame sono davvero molto buone - ma hanno molte più “alternative”. Al momento di fare la formazione Simone Inzaghi può permettersi di scegliere. Pensate solo all'attacco. Di Lautaro abbiamo già detto, poi c'è Dzeko, che di sicuro una zampata quando servirà la metterà, c’è Correa, frenato dagli infortuni ma molto forte, c'è Sanchez… i rossoneri invece hanno Giroud, che deve essere “innescato”, un Ibrahimovic che di sicuro saprà dare una mano ma non ha più i 90 minuti nelle gambe…».

C'è Rebic.
«Che sta facendo fatica. Al Milan non si possono non fare i complimenti per quanto fatto finora e sono comunque convinto che fino alla fine si giocherà le sue possibilità. Da qui a fine stagione non si muoverà comunque da favorito».

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