Lugano sconfitto dal Basilea, ma non tutto è da buttare
Hajrizi: «Ci è mancato Maric».
LUGANO - Sconfitto ma non dominato. La battuta d'arresto con il Basilea ha lasciato al Lugano un retrogusto agrodolce in bocca. I bianconeri hanno tenuto testa ai forti avversari, ma non sono riusciti a segnare. E se nel calcio non segni…
«Siamo entrati in campo molto bene - ha spiegato Mattia Croci-Torti - poi, però, per una quindicina di minuti il loro gol ci ha un po' destabilizzato. In seguito abbiamo preso in mano la partita e fino alla fine non ho più visto occasioni da rete del Basilea. Dobbiamo essere onesti: loro ci hanno sovrastato negli ultimi 25 metri. Fisicamente sono molto forti, ma un punto l’avremmo meritato. Peccato. In altre partite abbiamo sofferto maggiormente e vinto; oggi purtroppo invece abbiamo subito questa rete che alla fine ci ha condannato. Faccio i complimenti a tutti: hanno dato il massimo. Oggi era sensato fare un turnover, avevamo giocato due partite di fila con la stessa squadra ed era giusto dare la possibilità anche ad altri farsi vedere. Tutti ci hanno messo il cuore, anche tanta qualità. Non è facile giocare contro una squadra blasonata come il Basilea ma noi, a centrocampo, abbiamo fatto meglio di loro. I renani hanno un parco giocatori incredibile, quindi giù il cappello davanti ai miei. Non dobbiamo rammaricarci, pensiamo piuttosto a lavorare e a progredire. Contro il Basilea abbiamo recuperato qualche giocatore, che non è male, così ho anche altre soluzioni da mettere in campo. Sono contento dei subentranti, con i quali siamo stati più “alti” e, abbiamo creato qualche altra dinamica. Tutto questo fa bene per il futuro. Non rimpiango le scelte fatte: importante era dare un segnale alla squadra, io ho fiducia della rosa che ho a disposizione».
«Sulla rete è mancata un po' di comunicazione - ha invece raccontato Kreshnik Hajrizi - se l’avessi toccato mi avrebbero fischiato il rigore, visto che lo ho affrontato in area. Bravo lui a sfruttare l’occasione. Chiaro che ci sia mancato Maric, che è rimasto in panchina per il turnover; la sua esperienza per noi è sempre molto stimolante. Non solo lui è fondamentale per noi, anche Daprelà. Ma dobbiamo essere bravi anche senza loro. Io sono giovane, devo imparare, devo accettare i consigli da chi ha più esperienza di me».