Il Lugano ha tenuto testa allo Young Boys mostrandosi in alcuni frangenti anche superiore, ma non è stato sufficiente
Pagata a carissimo prezzo l'unica ingenuità difensiva dei ticinesi.
BERNA - Prima uscita ufficiale del girone di ritorno con molto rammarico per il Lugano. Sabato sera sul sintetico di Berna i bianconeri hanno sfoderato una prestazione ordinata, convincente e sicuramente meritevole almeno di un pareggio contro una formazione al contrario poco ispirata.
Quando di fronte hai una squadra reduce da quattro titoli di fila devi tuttavia essere consapevole che una minima disattenzione può costarti carissimo. Ed è quello che è capitato alla compagine di Mattia Croci-Torti la quale - al 72' - è stata punita da una ripartenza giallonera (rifinita da Fassnacht), favorita dalla troppa sufficienza palesata nell'occasione dalla retroguardia sottocenerina. È stato l'unico vero acuto dell'YB in una serata in cui il Lugano si è creato le migliori chance in particolar modo con un ispirato Bottani. È soprattutto grazie alla panchina più lunga che i padroni di casa sono riusciti a imporsi: l'azione vincente è infatti stata propiziata da Kanga e Sulejmani, entrati solo qualche minuto prima.
Ciò che ha maggiormente convinto è la tenuta difensiva di Ziegler e compagni, praticamente mai andati in affanno (se si eccettua la già citata rete). Un ottimo punto di partenza in vista dei prossimi impegni, in attesa dei rientri e perché no di un mercato che potrebbe ancora regalare qualcosa (è di ieri la notizia della firma di Milton Valenzuela).
Alla luce delle (pesanti) squalifiche sul conto di Custodio e Sabbatini sabato sera il tecnico momò si è visto costretto a schierare sin da subito i nuovi acquisti Durrer e Haile-Selassie, che hanno destato una buona impressione.