A lungo padrona del campo, la truppa di Vlado Petkovic si è arresa 2-1 davanti ai gialloblù.
Fiato limitato e poche idee hanno reso amaro il debutto rossocrociato in Nations League.
LEOPOLI - La Svizzera ha cominciato il suo cammino in Nations League con una sconfitta in Ucraina. Sorretti da una condizione fisica migliore e più concreti, i padroni di casa si sono, alla fine, imposti 2-1.
Nonostante i quasi dieci mesi trascorsi dall’ultima partita giocata insieme, i rossocrociati hanno mostrato comunque buon affiatamento. Idee, geometrie e voglia non sono mancate e, subito, hanno creato problemi ai "fisicissimi" padroni di casa. Xhaka e soci hanno comandato le operazioni e l’Ucraina… ha affondato i colpi. Già perché a lungo la supremazia rossocrociata è stata sterile, mentre i gialloblù si sono dimostrati efficaci. Prima hanno spaventato Sommer da lontano (palo di Malinovskiy al 10’) e poi sono passati da vicino (tap-in di tacco di Yarmolenko al 14’ dopo un'indecisione dell’estremo difensore svizzero). Stordita dallo svantaggio, la Nazionale ha impiegato qualche minuto per ritrovare ritmo e posizioni. Quando lo ha fatto, da metà primo tempo, ha tuttavia ricominciato comandare le operazioni. Il gran possesso palla è in ogni caso a lungo stato fine a se stesso. Raramente in grado di presentarsi dalle parti di Pyatov, i "nostri" non hanno infatti dato problemi ai rivali. Almeno non fino al 41’ quando, innescato da Xhaka, Seferovic ha saputo crearsi lo spazio per battere, con forza e precisione, dalla distanza. Palla in fondo al sacco ed equilibrio ristabilito.
Ritrovata fiducia, tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo la Svizzera ha saputo alzare il ritmo, rendendo schiacciante il proprio predominio in campo. La grande pressione è stata quasi, solo quasi, premiata al 55’ quando il palo ha negato a Vargas, bravo a concludere di testa su servizio di Mbabu, la gioia del gol. Superata indenne la sfuriata elvetica, gli Shevchenko-boys sono però lentamente ma inesorabilmente riusciti ad alzare il baricentro del loro gioco e, facendo valere una migliore condizione fisica, sono tornati a farsi pericolosi. Dopo un paio di iniziative di Malinovskiy è stato Zinchenko, al 68’, a siglare il (bel) gol del 2-1. Di nuovo sotto e in apnea, a quel punto la Svizzera è riuscita a produrre solo azioni sporadiche e in più, contemporaneamente, ha lasciato ampi spazi ai contropiedi dei rivali, che con Zinchenko e Moraes hanno “rischiato” di chiudere i conti prima del 90’.
Al triplice fischio dell’arbitro ai nostri è rimasta solo la delusione. Che dovrà in ogni caso evaporare in fretta visto che, già domenica (a Basilea), è in programma la sfida contro la Germania. E i tedeschi avranno poca voglia di scherzare, tenuto conto della delusione provata contro la Spagna. Avanti con Werner, i panzer si sono infatti visti riacciuffare da una rete di Gaya al 96’. E l’1-1 finale ha fatto perdere loro due punti e la vetta del girone...