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SUPER LEAGUE«Dobbiamo sistemare chi è in scadenza»

25.05.20 - 21:10
«Quello che ripartirà sarà un campionato del tutto nuovo».
Ti-press (Samuel Golay)
«Dobbiamo sistemare chi è in scadenza»
«Quello che ripartirà sarà un campionato del tutto nuovo».
Lavoro, attenzione e fortuna: sono questi gli ingredienti “richiesti” da Maurizio Jacobacci.
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LUGANO - Sollevato per essere tornato in campo ma anche estremamente concentrato sul lavoro - tantissimo - da fare da qui all’inizio del campionato. Questo è Maurizio Jacobacci, che ha vissuto il suo (nuovo) primo giorno bianconero pensando, analizzando, programmando, l’avvicinamento dei suoi alle prime partite di campionato.

«Ritrovare il campo e vedere i ragazzi dopo un lungo periodo mi ha fatto provare belle sensazioni - ha ammesso il tecnico - Si è vissuta un’emozione che spero ci permetterà di lavorare bene. Dobbiamo ritrovare le giuste sensazioni e fare in modo che ognuno torni a esprimersi su ottimi livelli. Abbiamo un mese di tempo per riuscirci».

Eppure la stagione potrebbe non cominciare.
«Noi siamo degli addetti ai lavori. Abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti. Poi vedremo cosa si deciderà venerdì». 

Ma questo Lugano come sta?
«Sicuramente peggio di quando siamo tornati ad allenarci a gennaio. E il 20 giugno sicuramente non saremo pronti. Non saremo al livello che vorremmo. Non è possibile ritrovare una buona condizione in quattro settimane dopo aver trascorso le ultime dieci con allenamenti individuali. E poi, comunque, in questo mese non potremo neppure spingere troppo. Questa settimana sarà un po’ “frenata”, la seconda e la terza potremo aumentare ritmi e carichi, stando però attenti a non rischiare infortuni, e la quarta lavoreremo invece su reattività ed esplosività. Tutto ciò per arrivare ad affrontare tre match nei primi otto giorni». 

Da competitivi?
«Da squadra che sa che partire bene, in quel che è da considerare come un campionato del tutto nuovo, sarà fondamentale. Fare punti subito ci permetterebbe di avvantaggiarci su chi ci segue».

Lugano e Basilea sono stati gli unici due club a far effettuare test e tamponi ai loro giocatori.
«Personalmente non ho mai avuto paura. Detto ciò, mi auguro che questa pratica diventi obbligatoria per tutti». 

Jacobacci sarà costretto a “giocarsi” il futuro in una situazione difficile.
«Devo accettare la situazione per quella che è e aiutare i miei a rimanere positivi. Prima dello stop forzato stavamo facendo bene, eravamo in crescita. Ora però la situazione è completamente nuova. Dovremo lavorare, sperare che nessun altro prenda il virus e… sistemare chi è in scadenza». 

A giugno.
«Esatto, ridiscutere i contratti di ragazzi come Daprelà e Yao, che devono potersi esprimere a mente sgombra. Giocare senza avere certezze per il futuro, con magari la possibilità di infortunarsi, non li farebbe di certo stare tranquilli».

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COMMENTI
 

Indira69 3 anni fa su tio
Forza Lugano sempre!!!
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