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SERIE B«A Lugano mi sono sempre sentito parte di una famiglia. Ascoli? È quello che cercavo»

18.09.19 - 13:02
Mario Piccinocchi aveva chiuso la sua avventura in bianconero dopo quattro anni: «Cercavo qualcosa di nuovo»
Keystone (archivio)
«A Lugano mi sono sempre sentito parte di una famiglia. Ascoli? È quello che cercavo»
Mario Piccinocchi aveva chiuso la sua avventura in bianconero dopo quattro anni: «Cercavo qualcosa di nuovo»
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ASCOLI PICENO (Italia) - Era arrivato dal settore giovanile del Milan nell'estate del 2015, affamato e desideroso di dimostrare il suo valore in Super League. Le sue doti da regista erano subito emerse già nel Lugano targato Zeman. Prima del suo approdo in bianconero pure Arrigo Sacchi si era espresso sul giocatore, esaltandone le qualità. "Piccinocchi è il calcio. Ha una visione di gioco e un'intelligenza unica". Un attestato di stima mica da ridere!

Chiuso il capitolo ticinese al termine del campionato scorso, l'italiano ha deciso di voltare pagina e di abbracciare una nuova avventura in Serie B con l'Ascoli (contratto annuale più opzione per altre due stagioni). Il presidente del club marchigiano Giuliano Tosti, nella conferenza stampa di presentazione, lo aveva soprannominato "L'Ingegnere" della squadra. Un altro attestato di stima di cui leccarsi i baffi. 

«Come mi sono ambientato qui? Molto bene, mi son trovato subito a mio agio. Dopo quattro stagioni a Lugano, avevo voglia di qualcosa di nuovo. Questa soluzione mi è sembrata la migliore. Non è questione di visibilità, anche a Lugano avrei avuto visibilità disputando l'Europa League. Ma questa competizione l'avevo già giocata nel 2017. Il mio sogno sin da bambino era quello di giocare ad alti livelli in Italia».

Cosa ti hanno lasciato i quattro anni a Lugano?
«Tantissimo. Lì da voi ho lasciato tanti amici. Se sono diventato il giocatore che sono oggi è soprattutto grazie al Lugano. Mi sono sempre sentito parte di una famiglia e per questo ci tengo a ringraziare sentitamente il club». 

Attualmente la squadra sta attraversando un momento molto difficile...
«Ho visto, seguo sempre i risultati. Tutti e quattro gli anni in cui ho giocato a Lugano abbiamo attraversato momenti difficili, ma con il duro lavoro li abbiamo sempre superati. Sono convinto che anche questa volta riusciranno a trovare le giuste contromisure. In questo senso l'Europa League potrebbe servire tantissimo». 

Nell'ultima partita - quella vinta contro il Livorno (2-0) - sei sceso in campo da titolare...
«Ovviamente mi ha fatto molto piacere. Vuol dire che anche l'allenatore (Paolo Zanetti, ndr) apprezza le mie qualità. Spero di continuare così. Bisogna dare tutto ogni giorno per guadagnarsi queste possibilità».

Qual è l'obiettivo dell'Ascoli?
«Non ci sono obiettivi. Ci siamo prefissati di prendere partita dopo partita. Poi a fine stagione vedremo dove saremo». 

Ad Ascoli nelle ultime settimane è arrivato pure Guillermo Abascal...
«Esattamente. Sta lavorando principalmente con la Primavera. Mi è dispiaciuta per come si è conclusa la sua avventura a Lugano, ma le sue qualità e le sue conoscenze non si discutono. Capita spesso che ci parliamo». 

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COMMENTI
 

cle72 4 anni fa su tio
Grande Picci! Grazie per le splendide giocate che ci hai fatto vedere. La sua visione di gioco era spettacolo per noi tifosi...Non per altro scuola Milan!
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