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SUPER LEAGUERenzetti, un 2017 da ricordare e quel desiderio di proseguire con Tami!

01.01.18 - 20:23
Il presidente del Lugano: «Se pensiamo a dove eravamo a dicembre dell'anno scorso e dove poi abbiamo terminato il campionato a maggio... Tami? L'equilibrio che ha lui non l'ha mai avuto nessuno»
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Renzetti, un 2017 da ricordare e quel desiderio di proseguire con Tami!
Il presidente del Lugano: «Se pensiamo a dove eravamo a dicembre dell'anno scorso e dove poi abbiamo terminato il campionato a maggio... Tami? L'equilibrio che ha lui non l'ha mai avuto nessuno»
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LUGANO - La qualificazione all'Europa League, che mancava dal lontano 2002, ha reso il 2017 un anno storico per il Lugano. Il club ticinese, con Tramezzani prima e Tami poi, ha vissuto infatti un anno solare molto positivo. Difficile da ripetere. 

I bianconeri, fuori dalle Coppe, hanno chiuso l'andata con 5 punti di vantaggio sul Sion ultimo: un discreto margine che però non autorizza minimamente la truppa sottocenerina ad abbassare la guardia. Nel 2018 bisognerà sudare parecchio per staccare la salvezza. Anche se il presidente Angelo Renzetti, come ha ammesso qui di seguito, non disdegna pure un'occhiatina alla parte alta della classifica. 

Presidente, qual è il bilancio del 2017?
«Buono, molto buono. Un anno da ricordare. Se pensiamo a dove eravamo a dicembre dell'anno scorso e dove poi abbiamo terminato il campionato a maggio... Insomma il passo è stato importante. Siamo cresciuti, ma siamo anche rimasti una società sana. Sono soddisfatto, è innegabile. Non possiamo però sederci, bisogna sempre crescere. Non parlo solo di Lugano, bensì di tutto il movimento calcistico ticinese».

Pensare a un Lugano in Europa League era utopia 12 mesi fa...
«Io credo in tutto quello che faccio, mi piace pensare che si possano ottenere grandi risultati. Oggi però dobbiamo fare attenzione a non retrocedere poiché il campionato è difficile. Basta una spirale negativa... È anche vero che sotto sotto, guardando la classifica, non siamo nemmeno lontani dall'Europa League anche quest'anno. Non poniamoci limiti, la squadra deve credere in quello che fa».

Il punto più basso del 2017?
«C'è stato un mese nero (da metà settembre a metà ottobre circa, ndr) in cui ho visto molta confusione. C'erano diversi elementi che hanno scombussolato un po' la nostra crescita, penso a un po' di sfortuna e ai tanti impegni ravvicinati. Avevo poi organizzato una conferenza stampa per riportare il campanile al centro del villaggio...».

Quali sono le sue speranze per il 2018? Qualcuno che le possa dare una mano?
«È stato stanziato il credito per il campo di calcio e questo per noi è un passo importante, malgrado la questione non sia nelle nostre mani. Ci sono poi delle idee e una squadra che ha chiuso la prima parte di stagione con serenità. Io, come sempre fatto in questi anni, cercherò sempre di metterci del mio. Poi se arriva qualcuno pronto a darmi una mano tanto meglio. Non è per piangere, ma non è sempre facile andare avanti da solo...».

Questione Tami: il Mister, in scadenza di contratto al termine della stagione, potrebbe restare anche l'anno prossimo?
«Sono pronto a offrirgli un contratto a lunga durata. In questa prima parte di stagione ho visto tantissime cose positive. L'equilibrio che ha lui non l'ha mai avuto nessuno qui a Lugano, sia come persona che come staff. È uno di noi, ci sono stati alcuni momenti di tensione come è normale che sia. Io avevo già proposto a Tami di sederci al tavolo, chiaramente però bisogna essere d'accordo in due. Lui vuole temporeggiare, ma non c'è nessun problema. Per lui qui a Lugano c'è sempre posto...».

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COMMENTI
 

mgmb 6 anni fa su tio
Chi si accontenta gode, sei un poverino senza testa. Il prossimo anno iscrivi la squadra ad un torneo di oratorio, sarai felicissimo.
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