Il ticinese ha vissuto un'annata tutt'altro che facile a Wil, ma ha gioito per l'incredibile cammino del suo Lugano: «Si sono resi protagonisti di una magica cavalcata»
WIL - Era il 2 agosto dell'anno scorso quando Mattia Bottani si legava per quattro stagioni al Wil lasciando la sua Lugano per sposare il progetto faraonico del sodalizio sangallese. Le ambizioni della società si sono però azzerate quando gli investitori turchi – ad inizio febbraio – se ne sono andati lasciando il club in un mare di difficoltà. Alla fine però, nonostante i punti di penalizzazione, gli stipendi versati in ritardo e una situazione societaria difficilissima, la squadra ha potuto portare a termine la stagione.
E, malgrado l'ultimo posto attuale in classifica, il Wil resterà in Challenge League anche l'anno prossimo vista la scelta del Le Mont di scendere di categoria.
Come ha vissuto questa stagione difficile il ticinese Mattia Bottani?
Mattia, quest'anno ne hai viste un po' di tutti i colori...
«È stata una stagione strana e sicuramente difficile. La società era partita con l'intento di battagliare per la promozione, ma alla fine ci siamo ritrovati a lottare nei piani bassi della classifica. Ad agosto non erano di certo questi gli obiettivi, ma non mi resta che tirar fuori il positivo da questa esperienza».
Come avete vissuto le difficoltà economiche riscontrate dal club con il conseguente ritardo nel versamento degli stipendi?
«Quando abbiam saputo della fuga degli investitori turchi la squadra ne ha risentito parecchio. Tanti giocatori di qualità sono andati via. Poi quando tutto sembrava finito qualcuno improvvisamente ha messo una pezza e noi giocatori ci siamo ritrovati a dover lottare per altri obiettivi. Non è stato facile».
L'anno prossimo cosa farà Mattia Bottani?
«Non saprei, ma dovrei andare via. Visto il mio contratto, prima eventualmente di firmare con un'altra squadra, dovrò trovarmi con la dirigenza del Wil».
Il tuo Lugano ha fatto sfracelli...
«Ho tifato quest'anno, sono felicissimo di quanto siano riusciti a fare. I miei ex compagni si sono resi protagonisti di una magica cavalcata, sono contento anche per il presidente che mi ha sempre aiutato».
Dall'obiettivo salvezza all'Europa League: un passo incredibile...
«Il terzo posto non l'avrei chiaramente mai pensato. Sapendo però dell'ambiente che regna nello spogliatoio ero convintissimo che questa squadra poteva salvarsi tranquillamente. Poi è chiaro che con Alioski, Sadiku e Mariani davanti tutto diventa più semplice...».
In questo periodo hai sentito Renzetti?
«No, anche perché non posso parlare con nessuno visto che sono sotto contratto con un'altra società».
E Tramezzani lo conosci?
«L'ho conosciuto allo stadio in inverno quando sono andato a Lugano ad assistere a qualche allenamento. È un'ottima persona».
L'anno prossimo sarà la stagione del riscatto per Bottani?
«Purtroppo a livello sportivo è come se avessi perso un anno. A livello umano però ne esco arricchito e spero che nel prossimo campionato riuscirò a compiere un ulteriore passo e ad affermarmi in Super League. Sono vicino, mi mancano le statistiche...»