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TENNISDjokovic via dal trono mondiale, Nadal via (forse) dal tennis

05.06.22 - 11:53
Non più primo, non più secondo: Djokovic crolla nella classifica ATP. Nadal si arrende alla sindrome di Müller-Weiss?
keystone-sda.ch (MOHAMMED BADRA)
Djokovic via dal trono mondiale, Nadal via (forse) dal tennis
Non più primo, non più secondo: Djokovic crolla nella classifica ATP. Nadal si arrende alla sindrome di Müller-Weiss?
Anno nero per Nole Djokovic. Anno conclusivo per Nadal.
SPORT: Risultati e classifiche

PARIGI - Va bene la sconfitta patita nei quarti del Roland Garros, ma il crollo non è solo dovuto a quella: tra una settimana, giorno più giorno meno, Novak Djokovic perderà la vetta della classifica ATP. Anzi, perderà addirittura due posizioni: oltre che da Daniil Medvedev, il campionissimo di Belgrado sarà infatti superato anche dall’infortunato Alexander Zverev. 

Nel suo anno più nero, il serbo si vedrà sopravanzare da due ex esponenti della Next Gen per colpe e vicissitudini, per giornate sfortunate e… decisioni sfortunate. 

A lungo padrone assoluto della graduatoria mondiale, Nole aveva già momentaneamente ceduto la corona al russo - dopo 86 settimane di dominio filato - a fine febbraio. Questo perché, scegliendo di non vaccinarsi, aveva perso la possibilità di difendere i punti conquistati nel 2021 agli Australian Open. Quell’enorme bottino (i 2’000 destinati al vincitore di uno Slam), una sorta di “assicurazione” in caso di momenti difficili, tornerà ancora a mancare al serbo quando sarà completato il conteggio relativo al Roland Garros.

In trionfo l’anno passato, raggiungendo “solo” i quarti in questa edizione Djokovic ha infatti smarrito per strada 1’640 punti. Lunedì 13 giugno (nella scorsa stagione il Major francese si chiuse una settimana più tardi) crollerà dunque dagli attuali 8’660 a 7’020. Più in alto di lui si siederanno proprio Medvedev, che ha sì visto evaporare 180 punti ma è sceso “solo” da 7’980 a 7’800 e Zverev, che grazie alla semifinale (i quarti nel 2021) passerà da 7’075 a 7’435.

Quello che a volte era quasi un monologo (di Novak), in questo 2022 si è trasformato in un discorso a più voci. La combinazione Australian Open-Roland Garros, più i Masters1000 sul cemento americano e sulla terra europea, hanno infatti molto accorciato la graduatoria che, dietro i primi tre presenta, vicinissimi, Nadal (6’005 o 6’805 punti, a seconda di come finirà a Parigi), Ruud (5’050 o 5’850), Tsitsipas (4’945) e Alcaraz (4’918).

Le incognite, per il futuro, riguardano la tenuta di Rafa Nadal, che dopo la finale del Roland Garros potrebbe anche mollare (tormentato dalla sindrome di Müller-Weiss, secondo i media francesi il maiorchino ha convocato una conferenza post-finale alla quale ha invitato pure Roger Federer), la sosta obbligata di Zverev ma anche la crescita di Alcaraz e Ruud, oltre all’attesa conferma di Medvedev. Se continuerà a non brillare, Djokovic rischierà di mancare l’appuntamento con la vetta a fine anno. Non lui, non Rafa, non Roger… a parte una breve parentesi di Murray - nel 2017 - non avere uno dei big three al numero uno il 31 dicembre non accadeva dal 2003…

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