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Roger Federer ha analizzato il ko con Anderson e parlato di futuro: «Ha giocato molto bene, ma penso di non averlo messo abbastanza in difficoltà. Escluso il primo set non mi sentivo al 100%»
WIMBLEDON (GBR) - Uscito sconfitto dal duello dei quarti di finale contro il sudafricano Kevin Anderson, vittorioso in rimonta al termine di un match-maratona durato 4h15', Roger Federer ha parlato in conferenza stampa analizzando il doloroso ko e proiettandosi già alla prossima edizione dell'amato torneo londinese. «Anderson ha giocato molto bene, ma credo di non averlo messo abbastanza in difficoltà, di conseguenza ha meritato di vincere - spiega RogerOne - Solo nel primo set mi sono sentito al 100%, non so di preciso cosa non abbia funzionato. Il gioco di Anderson? Da fondo campo non mi ha sorpreso, in passato l'avevo già visto giocare molto bene».
Eppure la sfida era iniziata nel migliore dei modi per il renano. «Mi sentivo super bene, sono riuscito a leggere il suo servizio e variare il gioco. Dopodiché, col progredire della partita, sono riuscito a sorprenderlo sempre meno e ho avuto delle brutte "impressioni". È così contro giocatori molti forti al servizio, non si è mai "salvi". Magari non sfrutti delle palle break, e tre ore dopo stai riflettendo su come sia potuta sfuggire di mano la partita. Oggi Anderson ha servito bene e io non ho saputo sfoderare colpi straordinari nei momenti decisivi».
E adesso? «Sono piuttosto deluso ma in questi momenti è normale, di norma aiuta giocare subito altri tornei. Ora il piano prevede però di osservare una pausa prima di ripartire per il Nord America. Adesso è importante passare anche del tempo in famiglia».
Quanto ci metterai per smaltire la delusione? «Difficile dirlo, magari molto tempo, magari solo mezzora... Il mio obiettivo resta però quello di tornare a Wimbledon l'anno prossimo, dove negli ultimi anni credo di aver fatto bene...», conclude sorridendo Roger Federer.
