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SWITZERLANDERS«Il rugby è in assoluto uno degli sport con il maggior fair play»

18.06.19 - 08:00
Mai Buchs gioca a rugby con grande passione, ma spesso deve confrontarsi con pregiudizi.
Noah Zygmont
Da tre anni la quindicenne Mai Buchs gioca nel Rugby Club Bern.
Da tre anni la quindicenne Mai Buchs gioca nel Rugby Club Bern.
«Il rugby è in assoluto uno degli sport con il maggior fair play»
Mai Buchs gioca a rugby con grande passione, ma spesso deve confrontarsi con pregiudizi.

BERNA - Mai ci apre la porta. Ci accoglie con una maglietta gialla e rossa, il suo viso è incorniciato da capelli biondi corti. Sotto il braccio tiene stretto un pallone da rugby. I calzettoni sono tirati su, indossa scarpe da calcio e sulla sua fronte scende una goccia di sudore. In giardino la attende sua sorella. Si allenano dapprima nei passaggi veloci, poi nel placcaggio. Mai Buchs (15) gioca a rugby da quasi tre anni nel Rugby Club Bern e ha grandi piani per il futuro.

Ecco come partecipare
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Nel rugby la palla può essere passata soltanto all’indietro e si può placcare soltanto sotto i fianchi, spiega Mai. «Questo sport ha molte più regole ed è molto meno aggressivo di quanto si pensi. Direi addirittura che è in assoluto uno degli sport con il maggior fair play». Non ci sono colpi come nell’hockey o simulazioni come nel calcio. «Se un giocatore si fa male, stringe i denti e continua la partita». Secondo Mai tutti sono corretti e si attengono alle regole: per questo finora non si è mai infortunata. Tuttavia la prima reazione al suo hobby da parte di chi non se ne intende è quasi sempre la stessa: «Oddio, davvero giochi a rugby? Ma non è pericoloso?» E così Mai ogni volta risponde spiegando come funziona questo sport.

In generale comunque il rugby non viene praticato dalle ragazze grissino, come le definisce Mai. «Le poche donne che ci giocano sono prevalentemente robuste». A suo dire, però, questo sport può adattarsi a vari tipi di atl­eta. «Una persona più agile può ad esempio far valere la propria velocità sulla fascia, una giocatrice più energica buttarsi nella mischia a metà campo e una persona dalla mentalità strategica distribuire le palle al centro» spiega Mai. Sebbene questo sport sia in crescita, non è ancora così gettonato. Per la categoria juniores, pertanto, non è possibile avere una squadra tutta femminile. «Mi alleno con i ragazzi dell’under 16. Ma quasi non noto differenze a livello fisico». Mai sostiene addirittura di essere avvantaggiata, soprattutto nelle partite: «Essendo una donna, nei tornei posso giocare con i ragazzi under 14: qui sono avvantaggiata, perché avendo un anno in più sono più esperta».

Il suo più grande sogno è giocare a rugby in Inghilterra e poter vivere di questo sport. «È un’ipotesi irrealistica, perché rispetto alla Svizzera nel Regno Unito il rugby è uno sport molto popolare. Ma perché non sognare» afferma sorridendo compiaciuta. Ora però Mai si augura soprattutto una cosa: «La gente deve assolutamente provare a giocare a rugby. È fantastico!»

Il contributo video di Mai per «Switzerlanders» si trova su 20min.ch

«Switzerlanders» è un progetto culturale di Tamedia

Il regista Michael Steiner spiega il progetto:


I consigli del regista Michael Steiner:

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